Battiam battiam le mani, arriva il vincitor. E Mikko Hirvonen raccoglie la sua dose di applausi. Il finlandesino se li è guadagnati: più veloce di tutti fin dai primissimi metri, ha preso il pallino in mano alla fine della prima prova speciale e non l'ha più mollato. In tre giorni non ha sbagliato niente, ha collezionato 6 successi parziali, ha tenuto a debita distanza Marcus Gronholm. Eppure l'ovazione è per Sébastien Loeb. Che non ha vinto, che ha chiuso al terzo posto. Ma che ha rastrellato più dei punti che cercava per conservare il titolo.
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ULTIMI FUOCHI - Con una classifica già ben delineata, l'ultima frazione è servita a poco. Forse solo a prolungare l'attesa di una conferma che era già scritta. I tre di testa hanno badato solo a controllare la situazione e Jari-Matti Latvala ne ha approfitatto per allungare la sua serie di successi parziali. E per risalire al decimo posto.
POKER - "Quattro mondiali sono un buon bottino", osserva l'aslaziano della Citroen. Ha raggiunto Juha Kankkunen e Tommi Makinen al primo posto della classifica dei pluriridati e adesso, inevitabilmente, ha in mente di continuare la serie per godersi l'attico in solitudine. "Un pensierino - confessa - ce lo farò. Però, per ora, più di un primato eguagliato mi entusiasma il icordo di una stagione eccezionale perché combattua gaa dopo gara, prova dopo prova.
VINTO - Battuto sugli sterrati gallesi da Hirvonen e nella corsa al titolo da Loeb, Marcus Gronholm non è comunque deluso: "Sapevo - ricorda - il risultato della sfida iridata non dipendeva da me e che soltanto un problema di Seb mi avrebbe permesso di concedarmi dal mondo delle corse con un terzo titolo iridato. Gli fosse capitato qualcosa, ne avrei ovviamente approfittato. Ma non sarei stato felice: non mi è mai piaciuto vivere sulle disgrazie degli altri".
[Fonte Gazzetta]