Il cielo manda giù secchiate d'acqua e tornano in mente le parole cantate da Fiorella Mannoia. Eh già, il cielo d'Irlanda è un cappello di pioggia. Ma paradossalmente il maltempo non peggiora la vita di piloti e copiloti: gli scrosci in qualche modo ripuliscono le strade dal fango accumulatosi nei giorni precedenti e per tutti è un problema in meno con il quale confrontarsi.
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"Meglio così, di difficoltà da affrontare in questa gara ce ne sono già talmente tante...", osserva Jari-Matti Latvala. Il ragazzo finlandese sa di non avere nessuna chance di andare a prendere Sébastien Loeb e Dani Sordo, i due che lo precedono, e informa di essere disposto a firmare per il terzo posto.
CALMA - Le strade dell'Ulster sono veloci, strette e ondulate proprio come quelle dell'Eire sulle quali si è snodata la prima tappa. Con una classifica che pare scolpita nella roccia, invitano alla calma. Non è giornata da grandi attacchi e chi prova ad aumentare il ritmo rischia grosso. Capita a Dani Sordo che si infila con la C4 in una scappatoia e capita allo stesso Latvala che si gira con la Focus. I due se la cavano con un paio di manciate di secondi buttati via e non insistono.
ATTACCO - Insiste invece Sébastien Loeb. Vince quattro delle sei prove speciali della giornata e consolida il suo primato. Quando torna a Sligo, l'alsaziano ha quasi un minuto di vantaggio sul suo scudiero spagnolo e poco più del doppio sul giovane finlandese del team Stobart che è a tutti gli effetti la seconda formazione fordista nel mondiale.
BOTTE DI FERRO - Sempre più nettamente primo, l'Extraterrestre con la Citroen pare in una botte di ferro: troppo pochi i 56 chilometri di tratti cronometrati che restano per mettere idee bellicose in testa a quelli che lo seguono. Ma non vuol sentire parlare di vittoria già acquisita: "Da queste parti più ancora che altrove - ricorda - niente è scontato. E per non rischiare di rovinare tutto, devo restare concentrato fino all'ultimo metro di gara".
[Fonte Gazzetta]