Scappare o rincorrere, questo è il problema. Davanti a una classifica che sembra fatta apposta per essere presa con le molle, Mikko Hirvonen è costretto a porselo. A dar retta ai tabulati, dopo le prime quattro prove speciali è lui a far da lepre, con una cinquantina di secondi di vantaggio su Sébastien Loeb. Un po' troppi, per non far nascere il sospetto che il diafano finlandesino abbia beneficiato di un errore di cronometraggio. Anche perché a fare la differenza sono stati i neppure venti chilometri del primo tratto cronometrato...
#CONTINUE#
DUBBIO - L'Extraterreestre della Citroen sta bene attento a non alimentare polemiche, ma non nasconde di esser sorpreso: "Se ha fatto quel tempo, complimenti a lui - osserva senza ironia - ma quando me l'hanno detto ho pensato a un banalissimo errore di trasmissione e mi sono detto che sarebbe stato corretto in tempi brevi". Invece no: dalla sala-tempi confermano il tempo attribuito a Hirvonen. Che non si sbilancia: "Le condizioni erano infernali e io ho cercato di sfruttarle tenendo giù il piede anche quando la nebbia riduceva la visibilità a pochi metri". Jari-Matti Latvala, suo compagno di squadra, supporta la tesi osservando che la strada di Agua de Oro si deteriorava davvero in fretta: "E Mikko ha avuto il vantaggio di affrontare il tratto per primo".
PAUSA - I venti minuti di pausa di metà giornata non bastano a chiarire il mistero. Quando riparte dal parco assistenza, Hirvonen non è così certo di essere lui la lepre. Sa che potrebbe essere il cacciatore e decide di darci dentro agli stramassimi. Per qualche chilometro lo fa, poi incoccia una roccia e la sua giornata finisce con largo anrticipo. Sapere se all'alba aveva o non aveva bastonato tutti non è più tanto importante.
CONTA - Saldamente primo, Loeb fa la conta dei suoi avversari e si accorge che non ne sono rimasti molti. Hirvonen non è stato l'unico a pagare pegno: l'ha fatto, anche lui andando a sbattere, pure Henning Solberg, mentre Jari-Matti Latvala ha pagato con una capriola (e 7') la sua foga. A segurlo c'è Chris Atkinson che è bravo, però sa di non poterlo impensierire. Poi c'è Petter Solberg, l'altro della Subaru. Mai dire mai, d'accordo. Ma per l’alsaziano s’è messa decisamente bene.
LOTTA - Dietro ai primissimi, la situazione è più calda. A dispetto di 20'' pagati per far sistemare una sospensione, Gigi Galli è in lotta serrata con Dani Sordo per il quarto posto. E non ha nessuna voglia di mollare: la gara gli piace e sa di doversi fare perdonare il doppio errore che l'ha messo fuori causa in Messico.
[Fonte Gazzetta]
