Due affondi, due stoccate nei due passaggi da Agii Theodori, il tratto più lugo dell'Acropolis Rally, e Marcus Gronholm ha consolidato il suo primato. Mettendo una seria ipoteca sulla vittoria. "Dovevo provarci..." mormora Sebastien Loeb appena fuori alla speciale-monumento dell'appuntamento ellenico. Lo ha fatto, gli è andata male: in vantaggio di una manciata di secondi sul filandese della Ford dopo i primi 40 km, negli ultimi 10 l'alsaziano ha lasciato all'avversario più di mezzo minuto.
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"Ho forato le due gomme anteriori - spiega - e a quel punto non ho potuto far altro che cercare di arrivare alla fine". Non è allegro, non può esserlo. Ma resta lucido: "Forse - ipotizza - avrei dovuto iniziare la prova in modo meno aggressivo per non usurare troppo gli pneumatici. Sia come sia, a questo punto la partita è persa".
Il veterano finlandese ascolta quella è a tutti gli effetti una dichiarazione di resa, ma fa subito sapere di non fidarsi: "Lo conosco bene, Seb è uno di quelli che non molla mai e sono certo che si batterà fino alla fine per cercare di scavalcarmi". Possibile, forse anche probabile. Però i 43" che a sera dividono il francese dall'attico della classifica sono decisamente tanti. E i chilometri contro il cronometro che restano, meno di ottanta divisi in cinque speciali, sono tutto sommato pochi per far pensare a un terremoto.
Non è stato in testa neppure un momento, ma Petter Solberg è stato protagonista come non gli capitava da tempo quasi immemorabile. Più veloce di tutti in un paio di speciali, dopo il bis di Agii Theodori il norvegese era secondo nella provvisoria, deciso a resistere al fin troppo prevedibile assalto di Loeb. Non c'è riuscito: un problema agli ammortizzatori dell'Impreza lo ha costretto a finire la frazione al piccolo trotto.
Ad appesantire il bilancio della Citroen, lo stop forzato di Dani Sordo. "Non ci voleva", commenta Guy Frequelin. Pensando a tutto quello di buono che il cantabrico aveva fatto fino al momento in cui il cambio della C4 lo ha appiedato e anche, soprattutto, all'occasione persa di rastrellare quei punti in più che avrebbero puntellato le residue speranze della Citroen di riconquistare il Mondiale costruttori.
[Fonte Gazzetta]
