Dopo i piloti, spazio a Jean Todt. Il direttore generale della Ferrari ha parlato alla stampa chiudendo il tradizionale incontro della rossa sulle nevi di Madonna di Campiglio. E lo ha fatto promettendo il solito impegno per il 2004 ("Il rischio usura non c'è: in Ferrari si vive come se non vincessimo da tanto tempo") e spiegando il segreto del successo di Maranello: "La barca più sofisticata non va se c'è anche un solo vento contrario. Una barca normale può vincere se tutti soffiano nella stessa direzione. Il valore aggiunto sono le persone".
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"Vogliamo prolungare la formidabile striscia di successi con la Ferrari 655 che sarà presentata a Maranello il 26 gennaio - ha detto il francese -. Per questo ci sono pochissime modifiche: Luca Baldisserri è stato promosso responsabile degli ingegneri di pista, così Ross Brawn avrà da pensare a meno interlocutori; Mattia Binotto diventa responsabile motori in pista e Noel Cavey dei motori nei test, Pino D'Agostino avrà nuove responsabilità nel gruppo". Sarebbe tornato alla Fiat. E il rinnovo con Barrichello? "E' stato quasi automatico. Siamo molto contenti di avere Rubens per altri due anni, ha fatto un lavoro straordinario non c'era nessuno motivo per non andare avanti con un gruppo vincente. Anche se teniamo gli occhi aperti coi giovani della F.1 e di altre categorie".
Della nuova Ferrari l'unica cosa che ammette è che ci sarà una "bella ala anteriore, potrebbe essere una sorpresa". Sulle gomme c'è fiducia nella Bridgestone, nonostante i primi test sembrino raccontare di un nuovo progresso Michelin: "Sono giapponesi - ribatte Todt -, lavorano con metodo e rigore. L'unica cosa che non dobbiamo fare è entrare nel panico. Non c'è alcun motivo, lo dico chiaramente, sono convinto che faremo grandi gare".
[Fonte: Gazzetta.it]