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    Scintille in casa Williams

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    Scintille in casa Williams. Da Sepang, alla vigilia del GP di Malesia seconda prova del Mondiale, Ralf Schumacher è tornato sull'incidente sfiorato a Melbourne con il compagno di scuderia Juan Pablo Montoya: "Si è trattato di una mossa azzardata, e la prossima volta sono pronto a buttarlo fuori pista. Montoya voleva che gli lasciassi spazio, ma non l'ho fatto perché la gara era appena iniziata, e non mi sembrava il caso di metterci entrambi in pericolo e rischiare di non ottenere punti.

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    Penso che l'azione di Montoya non era la cosa giusta da fare. Mi dispiace per i suoi commenti, perché non si è reso conto che rischiavamo tutti e due di non terminare la gara. Quando il tuo compagno ti sta davanti ed è più veloce di te, devi accettarlo".

    "Sinceramente - ha precisato Schumi jr - con Juan Pablo abbiamo un discreto rapporto. Ovviamente a volte può capitare che in pista non siamo d'accordo, ma è una cosa normale, perché entrambi vogliamo vincere. Ad ogni modo, sono molto più concentrato sul lavoro da fare per colmare il divario con la Ferrari che sul mio compagno di scuderia". E a proposito di Ferrari, Rubens Barrichello non nasconde le proprie aspirazioni: "Non ho mai avuto così grosse chance di vincere il Mondiale - ha detto il brasiliano -. Sono un sognatore, penso che il sogno possa diventare realtà. So che non sarà facile perché ho un compagno straordinario, ma credo nelle mie possibilità. Devo trasformare le parole in fatti".

    Intanto Schumi pensa già al terzo appuntamento, quello in Bahrein in programma il 4 aprile, sul nuovo circuito inaugurato ieri: "Sarà uno dei gran premi più sicuri del Mondiale - ha detto il tedesco rispondendo a una domanda sulla pericolosità del Paese arabo -. Se si guarda a quanto avviene nella storia, a quanto accade nel mondo, se si comincia a pensare a queste cose e a come garantire la sicurezza, allora bisogna concludere che nessun posto è davvero sicuro. Ma in questo modo ci si ferma. Io non credo che si debba pensare in questi termini. Il Bahrein ha investito molto per averlo e sono certo avrà predisposto ogni dettaglio affinché tutto si svolga nel migliore dei modi, sicurezza compresa".

    In Malesia lo spagnolo Fernando Alonso scenderà in pista con il lutto al braccio per ricordare le vittime degli attentati di Madrid l'11 marzo. "Ho appreso della strage mentre ero in vacanza e sono scioccato - ha detto il pilota della Renault -. Ho subito telefonato a casa, perché alle Maldive, dove siamo rimasti dopo il GP di Melbourne, non avevamo giornali europei a disposizione. Sono morte persone che stavano andando a lavorare, ragazzi che stavano andando a scuola. Esprimo le mie condoglianze a tutti. Il mondo sta attraversando un momento difficile". Fernando Alonso, asturiano di Oviedo, normalmente corre con il simbolo della bandiera spagnola sul casco: in Malesia il simbolo sarà listato a lutto. "Per un pilota di Formula 1 la vittoria viene prima di tutto - ha spiegato Alonso -. Ma vincere domenica prossima sarebbe più importante del solito, sarebbe il momento più opportuno dell'anno".

    [Fonte Gazzetta]

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