Lo straordinario Troy Bayliss centra la pole nel GP di Spagna al rientro dopo il grave infortunio di due settimane fa a Donington (Gran Bretagna) costatogli l’amputazione di un dito e un intervento chirurgico allo scroto per rimuovere un vasto ematoma. L’australiano, 38 anni e campione del Mondo in carica, ha avuto via libera dai medici solo giovedi sera. Venerdi è stato il più veloce sull’asciutto ed oggi si è ripetuto sul bagnato.
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Si tratta della 15° pole in carriera, la terza in questa stagione in quattro GP. La pioggia ha mandato in crisi Max Biaggi che ha il 12° tempo e partirà in terza fila nelle due manche di domani che si corrono sulla distanza di 23 giri ciascuna.
SORPRESA BROOKES - La pole si è giocata non con il tradizionale giro secco ma con la formula "bagnato", cioè i migliori sedici delle qualifiche tutti insieme in pista per cinquanta minuti con massimo di dodici giri a testa. Il primo affondo è stato dello spagnolo Ruben Xaus, con la Ducati ufficiale dello scorso anno. "Quando ho visto quel tempo (1'52"085) ho pensato che sarebbe stato difficile batterlo" ha raccontato Bayliss. "Ho dovuto guidare al limite per farcela". Dopo esser balzato al comando con 1'51"982 l’iridato è rientrato ai box festeggiato dai meccanici. Dieci minuti dopo è uscito per un nuovo tentativo ma è finito dritto alla prima curva evitando una nuova caduta con un magistrale controllo della Ducati sulla sabbia della via di fuga. In prima fila, oltre a Bayliss e Xaus, scatteranno il sorprendete Joshua Brookes con la Honda del team italiano Alto Evolution e Troy Corser con la Yamaha: tre australiani e uno spagnolo. Il capoclassifica iridato James Toseland (Honda) è quinto e parte in seconda fila affiancato da Lorenzo Lanzi con l’altra Ducati ufficiale. Biaggi è preceduto anche da Michel Fabrizio (Honda) e Giovanni Bussei (Ducati) in terza fila con il nono e undicesimo crono.
IL COMMENTO DI BIAGGI "Ho girato pochissimo con il bagnato, non conosco ancora le gomme e non ho la fiducia necessaria. Nelle altre categorie ero andato benino con l’acqua, quindi è un problema di adattamento", spiega Biaggi. "Ma anche sull’asciutto qui sarà difficile risalire perché abbiamo un problema in ingresso curva e inoltre la pista è stretta e i sorpassi sono difficili. Sarà una domenica difficile".
