Gara 1: Assen si è svegliata questa mattina bagnata sotto lo srosciante rumore di una pioggia copiosa, sufficiente a ritardare lo svolgimento delle sessioni di warm-up e a dover quindi posticipare (non è la prima volta) lo start della gara riservata alla Superstock 1000, che scatterà alle 16:30. In queste condizioni il Mondiale Superbike ha così vissuto quella che probabilmente è la manche più incredibile nella storia del campionato da gran tempo a questa parte: al traguardo sono arrivati soltanto 15 dei 28 partenti... A vincere è stato Chris Walker, uno che ieri nella Superpole non era andato oltre la 13esima piazza, che al via era stato pure protagonista di un'escursione nella sabbia, precipitando in fondo al gruppo...
#CONTINUE#
Ma come detto l'acqua che inondato l'asfalto olandese ha mescolato tutte le carte in tavola, e l'inglese si è rivelato alla fine il pilota più regolare e meno soggetto ad errori, meritandosi pienamente questo successo. Per "Stalker" in quasi dieci anni di carriera in SBK è il primo trionfo assoluto, mentre la verdona, adesso nelle mani del Team PSG-1, torna a trionfare a distanza di sei anni dalla doppietta realizzata da Hitoyasu Isutzu a Sugo. Il successo di Walker è maturato nell'ultimo terzo del cammino, quando il britannico ha sopravanzato di forza Andrew Pitt riuscendo a costruire un discreto margine di sicurezza. L'australiano si è così accontentato della seconda piazza, mentre a completare il podio c'è un fantastico Michel Fabrizio, pur se nettamente staccato dalla vetta. E i big dove sono? Escludendo l'altro "british" James Toseland, misero decimo, tutti mestamente fuori. Nelle battute d'avvio era il trio Corser-Bayliss-Haga a comandare i giochi, ma tutti e tre, chi prima chi dopo, ha concluso gambe all'aria la sua Gara 1: ha cominciato il poleman della Suzuki, caduto al sesto giro, lo ha imitato al decimo il connazionale della Ducati, che poco prima era stato autore di due fuoripista e stava cercando di recuperare su Haga, il quale pareva quindi involarsi ormai indisturbato verso il successo. Clamorosa la sua uscita al dodicesimo passaggio, mancando la ghiotta occasione di guadagnare 25 lunghezze su Bayliss in classifica. Tutto invariato quindi in ottica iridata, mentre gli outsider hanno potuto usufruire anche dei crash di Frankie Chili, Ruben Xaus, Yukio Kagayama, oltre al ritiro per cause tecniche di Alex Barros. Peccato invece che nella lista dei "non arrivati" ci siano pure Kurtis Roberts, Sebastien Gimbert e Joshua Brookes, che stavano dando vita a straordinarie prestazioni; specialmente l'alfiere del Team Bertocchi, addirittura quarto fino alla 14esima tornata. Gioiscono al contrario Fonsi Nieto, Norick Abe, ma anche Max Neukirchner, che al debutto sulla Suzuki della Alstare Engineering "umilia" i più quotati compagno di box Corser e Kagayama. Un bel biglietto da visita per il giovane tedesco, il quale ha chiuso davanti alle Ducati di Lorenzo Lanzi e Roberto Rolfo. A punti sono andati inoltre Ivan Clementi e Vittorio Iannuzzo, ma persino la wild-card locale Harry Van Den Beek, fanalino di coda sin dal venerdì. Chi arriva piano va sano e lontano, evidentemente, almeno in questi pazzi 22 giri sul tracciato del TT...
SBK - Assen, Gara 1
01. Chris Walker - Kawasaki - 22 giri in 44'23.501
02. Andrew Pitt - Yamaha - 44'28.466
03. Fabrizio Fabrizio - Honda - 44'47.631
04. Fonsi Nieto - Kawasaki - 45'00.469
05. Norick Abe - Yamaha - 45'00.679
06. Max Neukirchner - Suzuki - 45'00.825
07. Lorenzo Lanzi - Ducati - 45'04.431
08. Roberto Rolfo - Ducati - 45'05.358
09. Karl Muggeridge - Honda - 45'16.883
10. James Toseland - Honda - 45'19.370
11. Ivan Clementi - Ducati - 46'03.336
12. Steve Martin - Petronas - 46'23.225
13. Shinichi Nakatomi - Yamaha - 44'50.446
14. Harry Van Beek - Suzuki - 45'23.035
15. Vittorio Iannuzzo - Suzuki - 46'24.755
Ritirati
16. Joshua Brookes - Kawasaki - 14 giri
17. Noriyuki Haga - Yamaha - 12 giri
18. Troy Bayliss - Ducati - 10 giri
19. Yukio Kagayama - Suzuki - 8 giri
20. Sebastien Gimbert - Yamaha - 8 giri
21. Ruben Xaus - Ducati - 7 giri
22. Troy Corser - Suzuki - 6 giri
23. Kurtis Roberts - Ducati - 5 giri
24. Regis Laconi - Kawasaki - 5 giri
25. Marco Borciani - Ducati - 4 giri
26. Pierfrancesco Chili - Honda - 4 giri
27. Alex Barros - Honda - 3 giri
28. Craig Jones - Petronas - 0 giri
Gara 2: Oggi Troy Bayliss ha definitivamente ipotecato la conquista del secondo Mondiale Superbike della sua carriera, con una Gara 2 ad Assen che difficilmente poteva essere più fruttuosa per l'australiano: oltre infatti al conseguimento della vittoria, la decima stagionale, il canguro di Taree ha approfittato delle sventure occorse ai tre principali antagonisti in campionato, ossia Noriyuki Haga, Troy Corser e James Toseland. I tre sono stati infatti al centro di un incredibile episodio alla partenza.
Allo start il "Coccodrillo" ha infatti una esitazione dalla pole-position e arriva al contatto con Haga, distruggendo il parafango anteriore, tanto da forare il pneumatico. L'alfiere del Team Alstare non può far niente per controllare la sua Suzuki, andando a centrare alla prima curva un incolpevole Toseland. Entrambi finiscono a terra, ma l'inglese riesce a ripartire per ottenere poi una sofferta nona posizione. "Nitronori" e Corser, invece, non possono far altro che spiegarsi reciprocamente l'accaduto e tornare ai box.
Là davanti Bayliss è in testa, ma se la deve vedere con Yukio Kagayama e Ruben Xaus, che danno battaglia a suon di staccate e sorpassi. Progressivamente tuttavia la Ducati #21 e il suo pilota sfoderano la loro superiorità , e dopo aver preso definitivamente la testa si involano verso il traguardo, mentre Xaus perde terreno dopo la sfuriata iniziale. Kagayama se la deve vedere invece con Andrew Pitt e con uno scatenato Fonsi Nieto, che dalle retrovie si porta fino alla zona podio.
Pitt a sua volta scappa e andrà a conquistare la piazza d'onore, mentre il giapponese fino all'ultimo lotta per il terzo gradino con gli spagnoli Nieto e Xaus. Ad avere la meglio sarà il portacolori della Kawasaki, per somma soddisfazione del Team PSG-1, già entusiasta per la vittoria di Walker (adesso solo 14esimo) in Gara 1. Per l'inglese l'asfalto ormai quasi definitivamente asciutto del circuito del Van Drenthe ha quindi offerto un copione decisamente diverso, ribadendo la "straordinarietà " della prima corsa.
In conclusione, segnaliamo il sesto posto per Lorenzo Lanzi, settimo per Alex Barros e decimo per Michel Fabrizio. La classifica iridata recita adesso 332 Bayliss, 232 Toseland, 230 Haga, 197 Pitt, il quale scavalca un sempre più deluso Corser, fermo a 193. La morale? "Baylisstic" tra una settimana al Lausitzring può già laurearsi nuovo Campione del Mondo. Stavolta per davvero, con la conferma dell'aritmetica.
SBK - Assen, Gara 2
01. Troy Bayliss - Ducati - 22 giri in 37'29.307
02. Andrew Pitt - Yamaha - 37'38.649
03. Fonsi Nieto - Kawasaki - 37'40.955
04. Yukio Kagayama - Suzuki - 37'42.050
05. Ruben Xaus - Ducati - 37'42.118
06. Lorenzo Lanzi - Ducati - 37'49.152
07. Alex Barros - Honda - 37'58.548
08. Regis Laconi - Kawasaki - 38'03.392
09. James Toseland - Honda - 38'11.420
10. Michel Fabrizio - Honda - 38'21.122
11. Steve Martin - Petronas - 38'22.915
12. Roberto Rolfo - Ducati - 38'25.439
13. Karl Muggeridge - Honda - 38'26.475
14. Chris Walker - Kawasaki - 38'30.363
15. Joshua Brookes - Kawasaki - 39'03.736
16. Ivan Clementi - Ducati - a 1 giro
Ritirati
17. Vittorio Iannuzzo - Suzuki - 17 giri
18. Shinichi Nakatomi - Yamaha - 16 giri
19. Norick Abe - Yamaha - 14 giri
20. Harry Van Beek - Suzuki - 14 giri
21. Pierfrancesco Chili - Honda - 8 giri
22. Marco Borciani - Ducati - 5 giri
23. Craig Jones - Petronas - 4 giri
24. Max Neukirchner - Suzuki - 2 giri
25. Kurtis Roberts - Ducati - 0 giri
26. Noriyuki Haga - Yamaha - 0 giri
27. Troy Corser - Suzuki - 0 giri
[Fonte: RacingWorld.it]