Doveva solo sostituire degnamente Kenny Brack, pilota titolare del team Rahal, che sta recuperando dalle fratture dopo il brutto incidente nell'ultima gara del 2003. Invece Buddy Rice, sostituto di lusso, ha pensato bene di andarsi a prendere la pole per la 500 Miglia di Indianapolis del 30 maggio scorso. Lo statunitense, 28 anni, ha percorso con la G Force-Honda i 4 giri della sua qualifica a 222,024 miglia orarie, ovvero a 357,236 km/h di media. Una sorpresa, visto che Rice in 18 gare IRL disputate nelle due passate stagioni con il team Cheever, non aveva mai conquistato la pole.
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In prima fila con lui scatteranno i britannici Dan Wheldon e Dario Franchitti, piloti del team Andretti Green Racing al volante di due Dallara-Honda. Mentre la seconda fila sarà composta dal brasiliano Bruno Junqueira (sulla G Force-Honda del team Newman-Haas), da Tony Kanaan - altro pilota targato Andretti-Green - e da Adrian Fernandez (con la G Force-Honda della sua scuderia). Abbastanza deludente l'ottavo posto di Helio Castroneves, in pole un anno fa e due volte vincitore della gara, con la Dallara-Toyota del team Penske. Il suo compagno Sam Hornish è undicesimo, alle spalle di Tomas Scheckter (Dallara-Chevrolet del Panther Racing). Peggio hanno fatto i due piloti del team Ganassi, Scott Dixon e Darren Manning, relegati in quinta (13° e 15°) con le loro G Force-Toyota.