E' bastato un piccolissimo varco e Sete Gibernau si è dovuto inchinare un'altra volta. Valentino Rossi ha completato la missione aggancio alla testa della classifica del Mondiale con l'ennesimo capolavoro della sua carriera. Oggi ad Assen il GP d'Olanda della MotoGP è stato dominato dallo spagnolo. Ma all'ultimo giro il dottore ha imposto la sua durissima legge: attacco deciso e sorpasso letale. Con un piccolo brivido perché le moto dei due rivali si sono toccate.
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Ma tutto è stato regolare e Gibe stavolta mastica amarissimo perché forse ha davvero capito che contro questo Rossi non si può vincere se la moto non ti consente di scappare e guadagnare un piccolo margine di vantaggio. Avere vicino il pesarese nei finali è un po' come cercare di afferrare un serpente a sonagli a mani nude: il più delle volte ti morde prima lui. Il Mondiale è più aperto che mai, lo dice chiaramente la classifica. Ma paradossalmente sembra sempre più chiuso per la forza di questo favoloso campione.
Da segnalare lo splendido terzo posto di Marco Melandri. Il ravennate della Yamaha, fresco di operazione al muscolo del braccio destro, ha disputato una gara bellissima. Peccato per un piccolo errore al 12° giro quando era piuttosto vicino ai due di testa (è andato lungo in fondo al rettilineo d'arrivo). E' rientrato in pista sempre terzo e ha mantenuto la posizione fino alla fine dopo un acceso duello con Max Biaggi, giunto quarto.
125: Un ultimo giro mozzafiato, un altro spagnolo sul gradino più alto del podio davanti ai nostri piloti. Dopo lo show di Hector Barbera in Spagna, oggi in Olanda è toccato a Jorge Lorenzo. Ad Assen l'iberico della Derbi ha bruciato in volata l'Aprilia di Roberto Locatelli e la KTM di Casey Stoner. Beffato nel finale anche Andrea Dovizioso, protagonista della corsa e comunque sempre leader iridato. Settimo posto per Marco Simoncelli, nono per Mirko Giansanti.