Non è stata una stagione fortunata, quella appena terminata in sella alla Ducati. Una decina di giorni dopo la chiusura del mondiale, Sete Gibernau dà il suo addio alle corse. «Ho deciso di ritirarmi al top - ha spiegato il pilota spagnolo. - È stata una esperienza incredibile, mi ha regalato momenti indimenticabili».
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ADDIO - Sete lascia dunque a quasi 34 anni e dopo 13 stagioni di Motomondiale. Il catalano avrebbe avuto anche l'occasione di continuare a correre in MotoGP nel 2007 dato che la Kawasaki gli aveva fatto un'offerta. «Sono orgoglioso dei miei trionfi - ha detto Gibernau - Ho sognato di diventare campione del Mondo. Ho avuto momenti difficili che mi hanno fatto valutare meglio quelli buoni. Mi sono divertito a vincere gare sia nella 500 sia nella MotoGP e mi è piaciuto essere in testa al Mondiale e giocarmelo fino alla fine. Molte cose hanno influito su questa scelta, anche l'incognita di sapere se ero ancora al 100% fisicamente dopo gli incidenti. Mi sento comunque un privilegiato per essere riuscito a diventare pilota. Sono arrivato lì dove in pochi sono riusciti ad arrivare. Sicuramente più lontano di quanto avessi sognato all'inizio. Il futuro? Se avessi accettato l'offerta di continuare a correre solo per tirare avanti, senza poter vincere, non sarei stato contento, non avrei avuto gli stimoli giusti. Specie se fosse stato solo per soldi. Ora ho altri progetti su cui concentrarmi. Me ne vado con la consapevolezza di essere stato un vincente e spero di esserlo anche nella vita».
DUELLI - Gibernau parla anche della rivalità con Valentino Rossi: «La rivalità fa parte della grandezza dello sport. Spero solo che i tifosi mi ricordino per i duelli con Rossi, come quelli che in passato hanno visto protagonisti Wayne Rainey e Kevin Schwantz, Pons e Juan Garriga o Alex Criville e Mick Doohan».