Valentino Rossi notoriamente non è mai stato un mostro delle qualifiche, eppure di solito tutte le pole-position che ottiene hanno una grandissima importanza. Pensiamo a quella di oggi conquistata all'Estoril, la quarta stagionale, arrivata in un momento cruciale per i destini di questa fantastica annata di MotoGP. Il Dottore scatterà infatti davanti a tutti nella penultima gara del campionato, la prima (poi ci sarà quella di Valencia) in cui il pesarese si butterà alla caccia dell'ottavo iride.
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Tutto merito di un gran giro sui 4182 metri del circuito portoghese, 1'36.200, a testimonianza dell'ottimo feeling di cui gode in questo week-end Vale in sella alla Yamaha M1, anche con gomme da tempo, spesso tallone d'Achille della quattro cilindri di Iwata durante il cammino del 2006. Il bilancio di Rossi diventa ancora più incoraggiante pensando a chi lo affiancherà sulla griglia di partenza, ossia il compagno Colin Edwards. L'americano, protagonista del suo miglior sabato dell'anno, è balzato in extremis in piazza d'onore con un gap di 278 millesimi dal folletto di Tavullia.
Tutto da scoprire il suo ritmo alla distanza, ma "Texas Tornado" sarà chiamato a dar manforte al suo caposquadra contro Nicky Hayden, autore della terza prestazione assoluta. Il portacolori della Honda si è rivelato molto competitivo in terra lusitana, ma negli ultimi minuti è stato pure autore di una escursione sulla ghiaia in prossimità dell'insidioso rampino (stesso destino, in precedenza, per Carlos Checa), complicando un po' i suoi programmi. Non è andato tutto liscio nemmeno per l'altro alfiere del Team Repsol, Daniel Pedrosa, che ha visto sfumare un'ottima performance quando, nelle fasi conclusive, ha dovuto rallentare per evitare Casey Stoner, che stava procedendo a bassa velocità . Lo sfogo iniziale dello spagnolo si è poi dissolto in faccia a faccia con l'australiano a motori spenti: cose che capitano.
All'Estoril manca invece la variabile Bridgestone: le gomme giapponesi qui non hanno lo stesso smalto delle altre occasioni, neppure sul giro secco, e così John Hopkins, Shinya Nakano e Sete Gibernau occuperanno la sesta, la settima e l'ottava posizione. A completare la top-ten un buon Checa, con la Yamaha di casa Tech 3, e Loris Capirossi, decisamente sottotono rispetto ai suoi standard abituali. Peggio ancora va a Marco Melandri, addirittura quindicesimo con problemi di assetto e non solo.
A questo punto, dati alla mano, possiamo immaginare che al Gran Premio di Valencia la lotta per il titolo sarà ristretta ai soli Hayden e Rossi. Ma tutto ovviamente dipenderà da domani, e sarebbe un errore dare tutto per scontato. Soprattutto in questa MotoGP.
MotoGP - Estoril, Qualifiche
01. Valentino Rossi - Yamaha - 1'36.200
02. Colin Edwards - Yamaha - +0.278
03. Nicky Hayden - Honda - +0.349
04. Daniel Pedrosa - Honda - +0.369
05. Casey Stoner - Honda - +0.502
06. John Hopkins - Suzuki - +0.590
07. Shinya Nakano - Kawasaki - +0.590
08. Sete Gibernau - Ducati - +0.740
09. Carlos Checa - Yamaha - +0.907
10. Loris Capirossi - Ducati - +0.982
11. Toni Elias - Honda - +1.045
12. Chris Vermeulen - Suzuki - +1.171
13. Kenny Roberts Jr - KR Honda - +1.233
14. Makoto Tamada - Honda - +1.317
15. Marco Melandri - Honda - +1.382
16. Randy De Puniet - Kawasaki - +1.392
17. James Ellison - Yamaha - +2.610
18. Alex Hofmann - Ducati - +3.447
19. Jose Luis Cardoso - Ducati - +4.251
20. Garry McCoy - Ilmor - +5.060
[Fonte Racingworld]