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    MotoGP: Lorenzo riapre il Mondiale a Indy

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    Anche i fenomeni sbagliano. E a volte anche in maniera evidente. Imperdonabile. E' quello che è successo a Valentino Rossi al GP di Indianapolis. Può un pilota con 50 punti di vantaggio a sei gare dalla fine non accettare che il suo rivale, Jorge Lorenzo, stia davanti a lui? Probabilmente la cosa giusta da fare era gestire le cose, provare a risorpassare Lorenzo più avanti oppure accontentarsi del posto d'onore. Tesi validissima. Ma non per chi conosce Valentino.

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    Troppo orgoglioso. Figuratevi se accetta di vedere il ragazzino spagnolo davanti a lui. E poi senza la mentalità vincente che lo ha sempre contraddistinto, non avrebbe vinto 102 gare in carriera. Così Jorge Lorenzo vince senza nemmeno sudare troppo il GP americano e si riporta a venticinque punti di distacco da Rossi. Il ritardo, a cinque gare dalla fine, resta importante. Ma Valentino farà bene a non sbagliare più da qui alla fine se vuole centrare il nono Mondiale in carriera. L'Italia della MotoGP nel giorno peggiore del suo esponente più nobile sorride con la crescita di Alex De Angelis, meraviglioso secondo. Alex è un pilota che ha sempre avuto il talento ma che dopo il Sachsenring pare aver trovato anche la continuità che gli era sempre mancata. Ai piedi del podio, dietro a Nicky Hayden, anche un Andrea Dovizioso in rimonta.

    ALTRO PIANETA — La gara si mette subito come tutti pensavano. Pedrosa scatta bene dalla pole e gira nettamente davanti a Valentino, che approfitta di una partenza non impeccabile di Lorenzo. Dietro De Angelis ed Edwards battagliano per la quarta posizione. Pedrosa non sembra a tutta mentre inanella una serie spaventosa, con giri da qualifica piazzati subito in avvio. Come non detto. Nel corso del quarto giro, proprio quando sembrava guadagnare un piccolo margine su Rossi e Lorenzo, Pedrosa perde l'anteriore mentre il suo ginocchio tocca l'asfalto di Indy e la sua gara finisce lì. Grave errore dello spagnolo. Non il primo purtroppo. Dani poi risale in moto e chiude decimo. Magra consolazione.

    SOLITO DUELLO — E così si ripropone il grande tema del Mondiale 2009, il duello tra Valentino Rossi e Jorge Lorenzo. Difficile pensare che Rossi si possa accontentare di gestire la situazione in chiave Mondiale. E infatti è così. Valentino dopo quasi 8 giri non si oppone al tentativo di sorpasso del compagno-rivale. Scena già vista. Tanto poi lo ripassa, pensano in molti. Quello che nessuno si aspettava di vedere è la caduta di Valentino al 9° giro. Rossi perde la moto nell'impostare una curva verso destra dopo esser finito un po' fuori traiettoria nella staccata precedente e aver preso dello sporco. La M1 schizza via sul prato di Indy. Valentino prova a ripartire ma deve alzare bandiera bianca: la manopola destra, qualla del gas, è andata.

    Jorge Lorenzo, con più di metà gara da disputare, può dormire sonni tranquilli. Nessuno può impensierirlo e lo spagnolo gira senza andare a tutta. Nelle retrovie Colin Edwards perde qualche colpo e De Angelis si impegna per tenere dietro il redivivo Nicky Hayden, mentre un Dovizioso comunque non trascendentale resta quarto. Ultimi giri con posizioni inchiodate. Cadono Canepa e Melandri. Peccato. Lorenzo vince davanti a De Angelis (mai così in alto in MotoGP) e Hayden. Mentre Valentino rimugina ai box. Ora vedremo la sua reazione a Misano. Ma se fossimo in Lorenzo non staremmo tranquilli...

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