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    MotoGP: la prima di Elias, Rossi da Mondiale

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    L’incredibile è diventato realtà. Non parliamo dell'avvenuto sorpasso in classifica iridata di Valentino Rossi a Nicky Hayden, che di incredibile ha ben poco conoscendo il valore del nostro campione. Ma passerà alla storia della MotoGP il modo in cui questo è avvenuto nel corso del GP del Portogallo, penultima prova della stagione. Rossi ha fatto il suo dovere con una gran gara persa in volata per un soffio da Toni Elias.

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    In casa Honda è invece stato monumentale il disastro confezionato da Daniel Pedrosa al quinto giro. Lo spagnolo ha macchiato la sua splendida stagione d’esordio nella classe regina (peggio, la carriera) eliminando il compagno di squadra con un maldestro tentativo di sorpasso. Daniel è caduto e ha trascinato con sé nella sabbia Hayden, terzo in quel momento dietro alle Yamaha di Vale e Edwards. Il leader del Mondiale si è alzato, si è levato il casco e ha imprecato con tutta la rabbia in modo plateale. Non è difficile intuire cos’ha provato.

    Troppo incredibile perdere un Mondiale così, troppo inaccettabile dopo una stagione fino a quel momento controllata grazie a sole due vittorie, ma a tantissimi piazzamenti frutto di una zona punti sempre conquistata. Tutto comprensibile, non è mai bello veder decidere così una stagione. Difficilmente Hayden potrà perdonare Pedrosa, ma è altrettanto vero che uno zero in classifica nel corso di una stagione può sempre capitare. E’ arrivato nel modo peggiore (per mano di un compagno di squadra) e nel momento meno indicato (a due gare dalla fine). Ma nello sport è già accaduto, non è la prima e non sarà l’ultima volta. Di sicuro il Mondiale è ora nelle mani di Valentino, meritatamente in testa.

    L’altra notizia della giornata è poi che lo stesso Rossi non è riuscito a capitalizzare l’accaduto con 25 punti. Merito della straordinaria prova di Toni Elias che è risalito e ha impegnato l’iridato in un bellissimo duello in cui si è inserito anche Kenny Roberts. Duello che si è chiuso proprio sulla linea del traguardo, tagliata da Elias due millesimi prima di Valentino. Quarto Colin Edwards, fuori dai giochi gli altri due italiani: 8° Marco Melandri, 12° Loris Capirossi. Ora occhi puntati sul verdetto di Valencia tra due settimane, le emozioni non sono ancora finite.

    "Ho visto Hayden fuori dopo la fine della gara. Me l'hanno comunicato e allora, quando sei là davanti, pensi a un sacco di cose. Pedrosa e Hayden è tutto l'anno che se la promettono, che si fanno entrate cattive, e ora si sono centrati. Noi, invece, dobbiamo restare concentrati. Comunque penso che +8 sia molto meglio di -12". Valentino Rossi la vede così. Dopo il secondo posto di Estoril che gli ha restituito la testa del Mondiale dopo una lunga rimonta il dottore è felice.

    "Sono in testa al Mondiale - spiega dopo la gara - va bene così, va bene questo piazzamento. La vittoria sarebbe stata senz'altro importante l'abbiamo cercata con tutto il nostro impegno. Del resto ci sono GP che vanno così. Ero molto costante, ma non riuscivo a essere veloce come avrei voluto. Elias? Ho cercato di stare davanti, di spingere, ma non volevo fare delle cose troppo rischiose. Ho provato anche a resistere ai suoi attacchi, ma lui è uscito da dietro, più veloce, e non c'è stato nulla da fare".

    Valentino non parla di Mondiale già vinto, ma è chiaro che il momento decisivo di oggi è stato liberatorio: "Quest'anno ho imparato molto come pilota e come persona: ad avere sfortuna, a essere dietro, a inseguire, a essere quasi perso per il mondiale, ma poi qualcosa è cambiato. Non è però solo merito mio, ma della squadra e di chi lavora con me. Ci abbiamo creduto sempre. Ho fatto 10 punti in 5 gare, e mi è successo di tutto, ho rotto il motore, le gomme, mi hanno buttato fuori, mi sono rotto il polso. Ripeto, ci stava che anche Hayden facesse uno zero in 17 gare...".

    Lo stesso Nicky Hayden sa che quello che è successo oggi è pesantissimo per la sua carriera. "Ho perso l'occasione della vita per vincere il titolo - ha detto amarissimo - sono molto deluso perché la tattica di gara era chiara. Sapevo di essere più veloce di Colin Edwards che cercava di scappare via. Avevo programmato di passarlo proprio nel punto dove sono caduto. Avevo lavorato bene per tutto il weekend e le gomme funzionavano bene, ma proprio in quel momento Pedrosa mi ha tirato giù. Mi ha spiegato che era deluso, che in sei anni era la prima volta che gli succedeva. Valencia? Può succederedi tutto, ma a Valentino basterà starmi dietro e controllarmi e anche se vinco non servirà a niente".

    E Daniel Pedrosa? Deluso e amareggiato anche lui. Sa di averla combinata grossa: "Sto male dentro - ha detto - ho commesso un errore grave, per me, per Hayden, per la Honda e per il team, penso di avere avuto anche un po' di sfortuna. In sei anni mai avevo toccato un altro pilota, neanche in prova. Oggi per me è stata la prima volta e con il mio compagno di squadra. Purtroppo è successo e non si può più fare nulla. Se aiuterò Hayden a Valencia? Speriamo si possa fare qualcosa per lui".

    [Fonte Gazzetta]

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