Strepitoso Marco Melandri! Il pilota della Honda Gresini è rinato sul circuito che gli ha regalato il primo successo in MotoGP nel settembre scorso, vincendo il GP di Turchia con una super staccata ai danni del compagno di marca Casey Stoner alla terz'ultima curva della gara. Il tutto mentre Rossi faticava e arrivava 4° solo per una scivolata di Pedrosa nel finale e la Ducati affondava mestamente.
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Un successo fondamentale quello di Melandri, che rimette nei giusti binari una stagione iniziata male. Alle sue spalle altre due Honda, quella del bravissimo asutraliano del team Cecchinello e quella ufficiale di Nicky Hayden, nuovo leader del Mondiale. Ma non va dimenticata la grande prestazione di Daniel Pedrosa, partito 16° e in testa appena dopo metà corsa. Sembrava destinato almeno al podio ma è scivolato all'inizio del penultimo giro.
Capitolo Rossi: l'iridato stava provando a prendere il ritmo iniziale quando, al 2° giro, è stato autore di un lungo che l'ha spedito in quattordicesima piazza. Con pazienza e costanza è risalito con una Yamaha non era certo al livello delle Honda. Ha prodotto il massimo possibile, arrivando poi quarto. Ma la sua avventura iridata quest'anno sembra piuttosto complicata.
La vera delusione di giornata è la Ducati. E le gomme Bridgestone che monta, probabilmente. Sete Gibernau, partito bene, ha condotto al comando i primi 11 giri. Poi, una volta preso e passato dalle Honda, è praticamente scomparso. Alla fine ha chiuso undicesimo. Loris Capirossi non è mai stato tra i primi, ma ha cercato di viaggiare costante e sul traguardo si è piazzato sesto. Ora in classifica Hayden vanta 52 punti, uno in più dello stesso Capirossi. Poi ci sono Melandri (a quota 45), Stoner (41) e Rossi (40).
Spettacolo e spaventi nel GP di Turchia 250. Un incidente al via, con Jorge Lorenzo "steso" dal colpevole Aoyama (Shuhei) e una carambola di gruppo nelle retrovie, poi un altro contatto all'ultimo giro con Alex de Angelis che ha rischiato davvero grosso. In mezzo un lungo e indiavolato duello con sei piloti protagonisti, tre dei quali di casa nostra. E alla fine un successo meritato per la Ktm di Hiroshi Aoyama. Il giapponese ha battuto sul traguardo l'Aprilia dello spagnolo Hector Barbera e la Honda dell'italiano Andrea Dovizioso. Quest'ultimo, grazie allo stop di Lorenzo, è il nuovo leader iridato.
Quarto ha chiuso Roberto Locatelli, con un'altra Aprilia. E 8° Alex Baldolini (id.). Sul podio poteva esserci anche De Angelis. Ma il sanmarinese, prima danneggiato da una spinta di Barbera, all'ultima tornata in rimonta ha toccato proprio lo spagnolo in mezzo al penultimo rettilineo del tracciato. Miracolosamente non è caduto ma ha infilato a velocità elevatissima l'erba a bordo pista e poi una lunga via di fuga che l'ha salvato da una caduta al alto rischio. Ha finito 12° dietro a Marco Simoncelli. Ora Dovizioso guida con 52 punti, seguito da Lorenzo (50), Aoyama (46), Barbera (44) e Locatelli (38).
L'Aprilia e i piloti spagnoli hanno invece dominato in 125. Ha vinto Hector Faubel che ha battuto, grazie a una gran staccata a tre curve dalla fine, il compagno di squadra Alvaro Bautista, sempre leader della classifica iridata. Terzo Sergio Gadea. Tutti in sella a una moto di Noale, dello stesso team, quello di Martinez. Mika Kallio, a lungo in testa con la Ktm insieme ai primi due, è stato tradito dalla moto a 3 giri dal termine.
Alle loro spalle sfida di gruppo con Simone Corsi a giocarsela con Juan Olive, Gabor Talmacsi e Gadea. Alla fine ha avuto la meglio quest'ultimo, con il nostro Corsi buon quarto. Brutta giornata per gli altri italiani, soprattutto Mattia Pasini partito male e scivolato quando stava cercando di rimontare. Si è rialzato e ha chiuso solo 17°. Nel Mondiale Bautista vanta 70 punti, Faubel 45 e Gadea 41. Kallio e Pasini hanno 33 e 29 punti.
[Fonte Gazzetta]
