Il sogno iridato della Ducati MotoGP è ufficialmente decollato oggi dall'aeroporto di Bologna. Uno scenario simbolico per dichiarare apertamente agli avversari che nella classe regina del motomondiale l'obiettivo 2004 è volare alti: l'arma per riuscirci è la nuovissima Desmosedici GP4 (D16GP4), la moto con cui Loris Capirossi e Troy Bayliss cercheranno di togliersi parecchie soddisfazioni.
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"Questa moto è il nostro sogno tramutatosi in un veicolo a due ruote - ha detto Claudio Domenicali, amministratore delegato di Ducati Corse - è il frutto del lavoro di un anno fattosi realtà . Se sarà veloce la metà di quanto è bella credo che ci divertiremo". All'affollatissima presentazione tenutasi davanti ai banchi check-in di un'area riservata dell'aeroporto bolognese regnava parecchio ottimismo. Un po' perché dopo un anno di esperienza avere accumulato i dati di tutte le piste consentirà di provare meglio già dal venerdì. Un po' perché il nuovo bolide rosso promette scintille. "E' interamente rinnovata - ha proseguito Domenicali - abbiamo analizzato le debolezze 2003 e pur mantenendo la filosofia storica (telaio a traliccio, distribuzione a L dei cilindri e motore desmodromico) abbiamo riprogettato il propulsore, modificato le masse interne, i pistoni, abbiamo pure 10 cavalli in più grazie allo studio sugli oli (la potenza dichiarata è di oltre 230 cv; n.d.r.). Il 60% dei pezzi è riprogettato, l'aerodinamica è nuova e abbiamo anche modificato la disposizione dei radiatori. La stagione è difficile ma siamo pronti a raccogliere questa sfida".
Molto dell'ottimismo deriva però da un'altra consapevolezza: con Valentino Rossi alla Yamaha il campionato parte certamente più equilibrato. Se Bayliss fa il modesto augurandosi umilmente di finire tra i primi dieci del Mondiale, chi invece è stuzzicato dall'idea del bersaglio grosso è Loris Capirossi. L'imolese, alla 15ª stagione nel motomondiale, vuole coronare il suo sogno, il titolo della MotoGP dopo quelli già vinti in 125 e 250. "La moto è bellissima e soprattutto ha un grande potenziale - ha detto l'imolese - il passaggio di Valentino ha spostato l'interesse: sarà sempre il punto di riferimento, ma è chiaro che dovrebbe esserci più equilibrio anche perché non sottovaluto nessuno dei piloti Honda, Barros, Biaggi e Gibernau: sono tutti forti. Il titolo? E' presto per dirlo, a metà stagione si capirà chi è il favorito. Se noi saremo in corsa non ci tireremo indietro". Importante sarà non perdere contatto coi primi già nelle prime gare: "Sicuramente - ammette Loris - è una cosa a cui farò attenzione". Il debutto della GP4 è in programma la prossima settimana a Sepang.
[Fonte Gazzetta]