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    MotoGP: Australia, il giorno di Melandri

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    Marco Melandri splendido vincitore, Valentino Rossi indomito terzo, Nicky Hayden quinto ma leader iridato sempre più fortunato. Sono loro i protagonisti di un GP d’Australia diviso in due per colpa della pioggia. Si è partiti in condizioni di semi-asciutto, ma dopo nove giri l’acqua ha costretto tutti al cambio di moto, inaugurando così la nuova regola del flag to flag.

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    E così si deve letteralmente parlare di due corse in una. Perché nella prima parte di gara Hayden, che partiva dalla pole, si è ritrovato subito 16esimo, Rossi più avanti ma intruppato. Però al quinto passaggio il pesarese ha indossato in diretta il costume di Superman e ha infilato un recupero da leggenda passando da ottavo a secondo in poche curve dietro a Nakano, fin lì velocissimo.

    Con Hayden lontano, tutti a pensare al colpaccio ormai maturo, quando la pioggia è scesa copiosa. Sarebbe ingiusto dire per aiutare Nicky, ma è innegabile che, senza l’acqua, oggi Rossi lo avrebbe costretto all'angolo. Invece tutti ai box per montare al volo sulle moto da bagnato e via in pista per il secondo GP. Dove sono scappati Sete Gibernau con la Ducati, però presto raggiunto e superato da un eccezionale Marco Melandri e da Chris Vermeulen con la Suzuki. Melandri ha progressivamente allungato, l’australiano lo ha seguito senza poterlo contrastare, Gibernau si è allontanato.

    Rossi ha faticato a trovare il ritmo con la nuova moto per il bagnato e dietro di lui si è incollato Hayden, evidentemente più a suo agio in queste condizioni che non con l’asciutto. Così lo statunitense ha saggiamente deciso di marcare Vale a uomo per non perdere troppi punti e lasciare quasi invariato il distacco in classifica. Rossi però ha lottato, e mentre Melandri e Vermeulen sono andati a tagliare il traguardo in scioltezza, l’iridato si è liberato dalla morsa, ha raggiunto Gibernau e lo ha passato sul rettilineo dell’ultimo giro guadagnando il podio e 5 punti su Hayden.

    Nell'immediato dopo-gara anche un piccolo giallo con un reclamo della Honda contro lo stesso Rossi perché a loro dire nel finale il pesarese avrebbe effettuato un sorpasso in regime di bandiere gialle ai danni dell'australiano Stoner. In conferenza stampa, prima Rossi ci ha scherzato su ("In Italia si dice chi fa la spia non è figlio di Maria"), poi ha spiegato: "Fin dal giro di ricognizione c'era un commissario che sventolava la bandiera gialla senza motivo e io l'ho fatto presente ad Uncini, responsabile della sicurezza. In quelle condizioni non era facile vedere tutto". Alla fine però i giapponesi hanno lasciato perdere. Ora le lunghezze di vantaggio di Hayden ora sono 21, 32 quelle su Pedrosa (oggi 15°) e Melandri. A tre gare dalla fine tutto può ancora accadere.

    "Ho recuperato altri 5 punti, la lotta per il Mondiale non è finita". Valentino Rossi pensa positivo. Il GP d'Australia è andato in archivio con la vittoria di Marco Melandri davanti a Chris Vermeulen e al pesarese. Il quale ha però rosicchiato qualcosina a Nicky Hayden. A tre gare dalla fine deve ora risalire 21 lunghezze e forse se oggi non avesse piovuto sarebbe andata anche meglio. Ma il campione del mondo preferisce concentrarsi sul futuro senza guardare alle sfortune del passato.

    "È stata una corsa strana, ho perso tempo nella partenza - ha spiegato Rossi - poi è iniziata la pioggia e la Yamaha sul bagnato non era a punto. Mi dispiace perché sull'asciutto andavamo molto bene, eravamo velocissimi. Con la pioggia ci ho messo troppo tempo per capire la moto. All'inizio non avevo fiducia nell'anteriore". Ma non si è perso d'animo: "Ho preso un bel ritmo e ho fatto dei bei sorpassi. Alla fine ho recuperato ancora 5 punti su Hayden. Se fosse stato asciutto potevano essere di più. Ma andiamo avanti così il Mondiale non è ancora finito".

    L'altro grande protagonista è stato Marco Melandri. La terza vittoria stagionale lo ha portato al terzo posto nel Mondiale, a 9 punti da Rossi. A ben guardare in corsa ci sarebbe anche lui. Però Marco si gode la vittoria, forse inaspettata: "È stata una gara incredibile, arrivata proprio nel momento giusto. Vincere a Phillip Island, in queste condizioni meteo, sulla pista dove ho vinto il titolo iridato in 250, è stata un'emozione incredibile - ha detto Melandri - sono partito motivato perchè questa mattina avevamo fatto un bel passo in avanti a livello di assetto. Per la gara avevamo apportato anche un'ulteriore modifica. In griglia la tensione era tanta per le variabili condizioni meteo. Ho realizzato una bella partenza e mi sono posto in terza posizione già al primo giro".

    Quindi la pioggia, momento decisivo: "Ho cercato di guidare con prudenza. Quando la pioggia si è intensificata, siamo rientrati in pit lane per il cambio moto. È stata una situazione strana, come giocare alla Playstation, perché c'era molta gente in corsia box ed era difficile individuare il proprio box. Sono quasi inciampato nel passaggio da una moto all'altra. Tornato in pista mi sono detto di guidare senza forzare perchè dovevo riprendere il feeling sul bagnato. Quando ho iniziato ad andare forte, ho superato Vermeulen e Gibernau, portandomi in testa. La moto e le gomme Michelin lavoravano molto bene e quindi ho dosato bene il gas per risparmiare i pneumatici. Sono stati 10 giri lunghissimi. Sono contento, ringrazio la squadra, Honda e Michelin perché oggi tutto è stato perfetto".

    [Fonte Gazzetta]

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