La Commissione Europea ha ricordato oggi ai dirigenti delle scuderie di F.1 che non sono al di sopra delle leggi dopo la minacce da parte loro di boicottare i Gran Premi europei in seguito alla preoccupazione legata all’applicazione del nuovo mandato d’arresto europeo.
"Il Signor Mosley, Presidente della FIA, non è al di sopra delle leggi e il mandato d’arresto europeo si applica a tutti i cittadini" ha precisato Pietro Petrucci, porta voce del Commissario alla Giustizia Antonio Vitorino, intervistato mercoledì dall’AFP.
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Questo nuovo mandato d’arresto europeo, entrato in vigore il 1° gennaio in otto dei quindici paesi dell’Unione e che dovrebbe essere rettificato dagli altri stati entro il 1° marzo, mira a sostituire le procedure pesanti di estradizione permettendo alle autorità giudiziarie di prendere contatto direttamente tra loro senza passare attraverso la politica.
Il nuovo mandato riguarda 32 infrazioni come l’omicidio volontario, la corruzione, la frode e il riciclo di denaro. "Il dibattito è chiuso da lungo tempo e tecnicamente impossibile da riaprire. La F.1 si sveglia troppo tardi. Comunque non capiamo perché avremmo dovuto fare un’eccezione e perché non si dovrebbe dare fiducia alla giustizia degli stati membri. Le persone assumono la scelta del loro mestiere. Non ci sono soltanto nello sport lavori con grandi responsabilità " ha insistito Petrucci.
"I dirigenti di F.1 non vogliono essere arrestati nel momento in cui è avviata una procedura e in seguito incarcerati fino al processo" aveva temuto Mosley.
Ma contrariamente a quanto afferma Mosley, questo mandato non modifica le regole di detenzione provvisoria che restano diverse a seconda degli stati membri e di loro esclusiva competenza. La Commissione è chiara : il nuovo mandato d’arresto europeo mira a rendere più semplici e non rigide, le procedure di estradizione. Dunque le lamentele della FIA non hanno alcun fondamento.
[Fonte: F1Live.com]