Max Mosley risponde alle dure parole di un delegato dell’Unione Europea e lo fa con una missiva. Indirizzata al commissario per la Giustizia e gli affari interni, Antonio Vittorini, Mosley definisce le affermazioni di Pietro Petrucci alla stampa “inaccettabiliâ€. I fatti. Qualche giorno fa i boss delle scuderie dichiaravano che non avrebbero preso parte ai Gran Premi europei se non fosse stata garantita loro l’immunità dall’arresto in caso di incidenti mortali in pista. Petrucci replicava “La FIA si è svegliata troppo tardi nel valutare delle misure messe in atto un anno e mezzo fa e soprattutto non c’è nulla che si possa mettere sopra alla leggeâ€.
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La lettera. “Entrambe le affermazioni sono inaccettabili. Una afferma che vorrei mettermi sopra alla legge, cosa falsa e diffamante. L’altra, dichiarando che i team e i loro rappresentanti hanno avuto numerosi incontri con i commissari dell’Unione riguardo al mandato d’arresto, è parimenti falsaâ€. Continua “Il vostro portavoce non ha fatto il minimo sforzo per ricercare la verità prima di rivolgersi alla stampa. Lascio a Lei intraprendere le dovute azioni disciplinariâ€.
La risposta. Mosley aveva affermato di sperare che i singoli governi avrebbero raggiunto un accordo sulla questione, anticipando: “Uno stato lo ha già fattoâ€. Pronta la risposta di Vittorini “Non sono al corrente del fatto che vi sia uno stato che abbia ritenuto lo sport fuori dalla legge europea sull’arresto. Non ho vita facile nel verificare la cosa perché la persona che l'afferma si rifiuta di rivelare il nome del Paese in questione – e conclude lapidario – Le attività pericolose, come taluni sport, non sono escluse dal mandato di catturaâ€.
[Fonte: EuroSport.com]
