Era stato il più veloce per tutti i giorni di prove libere. Alla fine Sam Hornish jr non ha deluso e ha conquistato una merittissima pole per la 500 Miglia di Indianapolis con 4 giri alla media di 228.985 miglia orarie (ovvero 368.516 km/h). Un gran risultato, da condividere con il team Penske che ha preparato due Dallara-Honda velocissime.
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Tant'è vero che in seconda posizione al via ci sarà il brasiliano Helio Castroneves, compagno di squadra dello statunitense in pole. A completare la prima fila ci sarà il britannico Dan Wheldon, vincitore un anno fa e campione Irl in carica, con la Dallara-Honda del team Ganassi.
E' stata una giornata di qualifica, quella di ieri, poco movimentata ma molto significativa. Avendo regalato buone notizie per un sacco di piloti, in un modo o nell'altro sotto pressione. Marco Andretti, 19enne rookie nipote di Mario e figlio di Michael, ha portato a casa un gran bel nono posto. Suo padre, che ha rimesso il casco per correre insieme al figlio la Indy 500, si è piazzato tredicesimo. Mentre Danica Patrick, unica donna in gara, scatterà domenica al via in decima posizione. Ma si è messa alle spalle il compagno di squadra Buddy Rice (14°). Entrambi guidano una Panoz-Honda, unici a farlo tra i piloti di vertice.
Molto bravo è stato anche Max Papis, unico italiano impegnato nella mitica gara sull'ovale dell'Indiana. Il pilota del team Cheever, dopo l'accordo trovato mercoledì pomeriggio, aveva messo insieme solo 60 giri di prove. Ma ieri ha strappato in qualifica un ottimo 18° posto, superando il suo "datore di lavoro" Eddie Cheever di pochissimo (222,058 miglia orarie contro 222,028). "Spero che adesso non mi licenzi...", ha detto Max commentando i suoi quattro giri. Oggi c'è il cosiddetto "bump day", in cui i ritardatari possono provare a entrare nello schieramento dei magnifici 33 eliminando piloti più lenti. I primi 15, per regolamento, non si toccano. A rischiare sono quelli dal 25° posto in già .
[Fonte Gazzetta]