Un copione già visto due settimane fa a Imola. Stavolta, però, a Michel Schumacher e alla sua Ferrari sono bastati solo due settori di un giro tirato per scavalcare il pilota che stava davanti e andare a dettar legge come ormai abitudine. Chi gli stava davanti, dopo una partenza strepitosa, era Jarno Trulli, partito 4° con la Renault.
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Uno scatto felino reso quasi inutile, dopo un decina di giri, dalla prima sosta ai box. Dopo la quale Schumi ha preso a girare in tempi molto più bassi di tutti gli altri e ha portato a casa il quinto successo su 5 gare fin qui disputate nel Mondiale, eguagliando il record stabilito da Nigel Mansell nel 1992. E rendendo sempre più pesante la pietra messa su un campionato virtualmente già chiuso.
Da segnalare, per concludere, la solita mediocrità McLaren (Coulthard 10° e Raikkonen 11°), i ritiri di Giorgio Pantano (Jordan) e Gianmaria Bruni (Minardi) e un fatto di cronaca: dopo tutti gli annunci di controlli straordinari per la sicurezza, mentre i piloti erano impegnati nel giro di ricognizione c'è stata l'invasione di pista di un mitomane sul rettilineo principale. Il giovane è stato prontamente placcato dai commissari e la corsa è partita come se niente fosse successo.