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    GP Monaco: Button (di poco) in pole

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    Sorniona, ma micidiale nel momento della verità. È ancora la BrawnGP con Jenson Button la coppia regina della F.1. Dopo prove libere sempre tra i rincalzi, ecco il colpo che vale la pole quando serviva, il Q3 delle qualifiche del GP di Monaco. Button ha letteralmente beffato la Ferrari (sì, finalmente una F60 competitiva al top), quella di Kimi Raikkonen, oggi in grande forma ma senza la pole per soli 25 millesimi. Seconda fila per l'altra BrawnGP, quella di Barrichello, e la Red Bull del solito Sebastian Vettel. Ottimo quinto tempo per la seconda Ferrari, quella di Felipe Massa. A seguire Rosberg e Kovalainen, poi Webber e Alonso.

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    DISASTRI — La delusione più grossa è certamente quella di Lewis Hamilton. L'inglese della McLaren è uscito in Q1 a causa di un incidente alla curva del Mirabeau danneggiando irreparabilmente la posteriore sinistra. Disperato, il campione del mondo in carica: in quel momento la sua McLaren aveva il miglior intertempo assoluto e non è escluso che avrebbe potuto giocarsi la pole. Disastro totale anche Toyota (con Trulli e Glock in ultima posizione) e Bmw (con Heidfeld e Kubica una fila davanti a Jarno e Timo).

    Alonso minaccia — Oggi intanto ci sono anche da registrare le preoccupazioni di Fernando Alonso sulla disputa tra Fia e Fota che rischia di far saltare la F.1 del 2010. Lo spagnolo ha dichiarato le sue intenzioni al quotidiano tedesco Die Welt: "Se la F.1 perderà il suo statuto di più grande campionato automobilistico a causa del possibile addio dei grandi costruttori, lascio anche io la F.1 e smetto". "Non posso immaginare una F.1 senza Ferrari, Renault, Mercedes o Bmw - ha detto ancora il due volte iridato - una F.1 senza i grandi costruttori per me non sarebbe più la F.1. In questo caso non vorrei più guidare una macchina che, tecnicamente e nelle altre componenti, non sarebbe più la migliore o la più esigente. Questo non mi interesserebbe". Alonso ha poi spiegato di "non aver bisogno della F.1 per vivere come pilota. Eventualmente mi troverei un altro campionato che potrebbe darmi soddisfazioni".

    Diavolo d'un Button! Quando la F60 di Raikkonen si è piazzata in cima alla lista dei tempi a una manciata di secondi dalla fine delle qualifiche, alla Ferrari ci si credeva davvero. Invece lo scatenato inglese magistralmente diretto dal diabolico Ross Brawn ha tagliato il traguardo accompagnato da una sovraimpressione impietosa: -0.025. Pole di un niente. A Montecarlo domani la preziosa partenza davanti al gruppo sarà quella del leader iridato. Ma al Cavallino è una giornata speciale: la rossa è tornata a spaventare i rivali. Il quinto tempo di Massa è lì a dimostrarlo. Domani inizia la vera stagione attesa dai tifosi italiani.

    F60 NIENTE MALE — "La macchina non è andata per niente male - ha detto Raikkonen della Ferrari in conferenza stampa - la monoposto è andata sempre più migliorando, fin dalle libere. Nel Q1 ho fatto qualche errore, poi le cose sono andate meglio nel Q2. Nel Q3 avrei anche potuto fare un giro in più ma non so se sarebbe cambiato qualcosa. È bello tornare in prima fila. Domani sarà una corsa lunga e difficile. Sarà importante la partenza: qui il rettilineo è molto breve quindi il Kers sarà sicuramente d'aiuto ma non come altrove. È bello comunque essere tornati a lottare per le prime posizioni: darò il massimo per riuscire a vincere perché è solo questo quello che conta speriamo di poter lottare per la vittoria". Raikkonen mancava dalla prima fila da qualcosa come 7 mesi. L'ultima volta successe il 18 ottobre del 2008: era il GP della Cina, partì alle spalle della McLaren di Lewis Hamilton e davanti al compagno di squadra Felipe Massa. Alla fine fu terzo, il brasiliano il secondo e la vittoria andò a Lewis.

    Elkann: CHE RIMONTA! — Anche Felipe Massa è contento. Il quinto tempo a Montecarlo non è proprio una goduria ma di questi tempi ci si può accontentare. "Speriamo di riuscire a fare buona gara - ha detto il brasiliano - speriamo in un altro salto di qualità. Questo risultato è una nuova prova che la Ferrari cresce. Piano piano stiamo tornando a lottare per le posizioni migliori. Oggi purtroppo non sono riuscito ad avere mai un giro pulito a causa del traffico. Sarebbe stato bello finire con due auto nei primi tre posti - ha detto ancora Massa - la gara? Sicuramente è un buon risultato partire nei primi cinque, credo di avere l'auto per riuscire a lottare per posizioni migliori". Al box Ferrari c'era anche un tifoso d'eccezione, John Elkann: "Sono contento - ha detto il vicepresidente della Fiat - la Ferrari è andata bene, siamo contenti di partire da un'ottima posizione, è la dimostrazione che la Ferrari è capace di rimontare".

    GIOIA JENSON — Il protagonista è stato ancora Button. Naturalmente ansioso di inserirsi domani nell'albo d'oro di chi vince questa gara unica: "Questa è una pista storica e difficilissima - ha detto l'inglese - tutte le pole position significano molto, ma conquistarla qui è straordinario. Oggi è stato veramente difficile, perché c'è stato grande equilibrio in pista. Apprezzo ogni singolo momento di questa stagione. Voglio rimanere in questa posizione, un rallentamento in questo momento equivale un peggioramento. Domani sappiamo che ci aspetta una gara durissima, anche se parto davanti e se è difficile effettuare sorpassi. Dall'esterno si può pensare che tutto sia perfetto. In realtà, nelle prime prove libere di giovedì non avevo idea di quale fossero le nostre condizioni. Poi ci sono stati progressi continui, questo è il grande pregio della monoposto quest'anno. Mi godo il momento -dice ancora - ma è una situazione particolare, è più stressante di quanto si possa pensare. Devo far punti in ogni circostanza".

    "Tutto andrà bene, sono fiducioso". Per la prima volta ottimista Max Mosley. Il presidente della Fia, da quando è scoppiata la lite con la Ferrari sulle regole del 2010 (la scuderia di Maranello ha minacciato di dire addio alla F.1 a partire dal prossimo anno se non saranno cambiate), è ottimista sulla possibilità di un accordo con la Fota. E quindi anche con la stessa Ferrari. "Pensiamo che tutto andrà bene - ha detto Mosley a Sky - la riunione di ieri? È stata amichevole, cordiale".

    Tempi incerti — Il riferimento è all'incontro all'Automobile Club di Montecarlo con la Fota e che sarà replicato oggi, nella giornata delle qualifiche del GP di Monaco, che si corre domani. "Sono fiducioso - ha detto ancora - la Ferrari il prossimo anno ci sarà". Mosley ha anche esteso il discorso alle altre squadre (pure Renault, Red Bull e Toyota sono tra quelle che hanno minacciato l'addio) mostrando la stessa fiducia. Non ha però dato tempi sul raggiungimento dell'accordo, anche se non si dovrebbe andare oltre venerdì, giorno di scadenza delle iscrizioni alla prossima stagione, che si sono aperte ieri.

    LA PROPOSTA — Secondo indiscrezioni raccolte dal Times le parti sarebbero vicine a un accordo sulla base di queste condizioni proposte da Mosley: tetto al budget confermato (45 milioni di euro circa), ma i costi dei motori resterebbero esclusi fino al 2013 compreso. Le discusse regole decise per il 2010 prevedono già l'esclusione dei costi dei propulsori, ma soltanto per il 2010, oltre agli stipendi dei piloti e al marketing.

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