È di Fernando Alonso il miglior tempo delle prove libere del GP d'Italia disputate oggi a Monza. Lo spagnolo della McLaren-Mercedes nella seconda sessione ha segnato il più tempo migliore di oggi in 1'22"386. Dietro di lui il compagno di scuderia Lewis Hamilton (1'23"209).
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Terzo crono per la Renault di Giancarlo Fisichella (1'23"854), seguito dalla Bmw Sauber del polacco Robert Kubica (1'23"599) e dalla Williams del tedesco Nico Rosberg (1'23"679). Sesta la Ferrari del brasiliano Felipe Massa (1'23"722 e un paio di escursioni innocue) e ottava quella del finlandese Kimi Raikkonen (1'23"833).
FERRARI VICINA - In assoluto la Ferrari non sono però messe male. Nella prima sessione del mattino Raikkonen e Massa si sono piazzate davanti a tutti. Il tempo di Kimi, 1'22"4, è molto vicino al miglior tempo assoluto di Alonso. L'impressione è che le F2007 nella seconda parte della giornata abbiano lavorato più in vista della gara e delle qualifiche di domani. Per Raikkonen unico imprevisto una multa di 5mila euro per essere arrivato in ritardo di 8 minuti alla conferenza stampa della Fia svoltasi ieri pomeriggio alle 15. Un portavoce della Ferrari ha spiegato che il ritardo era stato causato solo da "problemi di traffico" nel paddock. A pagare la multa non sarà la scuderia ma lo stesso pilota finlandese.
MASSA TRANQUILLO - "Avevamo strategie diverse per le due sessioni di prove libere ed abbiamo lavorato in quella che crediamo sia la direzione giusta" ha detto Felipe Massa al termine delle prove. "Non credo che il nostro problema sia la comparsa di blister (bolle, ndr) sulle gomme - aggiunge il ferrarista - ma la ricerca del giusto bilanciamento per la nostra vettura, perché è sì importante essere veloci ma anche avere una certa consistenza con le gomme nuove". Sulle prestazioni offerte oggi dalla McLaren, soprattutto con Alonso, velocissimo nel pomeriggio, Felipe aggiunge: "Dobbiamo attendere e vedere cosa accade domani; sicuramente loro saranno competitivi, ma anche noi oggi, più nella prima che nella seconda sessione, lo siamo stati. Per la seconda sapevamo che potevamo essere indietro. Certamente c'è da lavorare ed è quello che faremo".
