Un mese fa, Giorgio Pantano confidò le speranze di poter avviare qualche contatto con la Toro Rosso. Era il periodo in cui si sosteneva che Sebastien Bourdais di lì a poco sarebbe stato sostituito. Pantano concluse la chiaccherata aggiungendo che per tenersi in allenamento con le competizioni, visto che anche la pista USA era piuttosto in alto mare, avrebbe preferito gareggiare non con delle monoposto bensì in un campionato secondario a ruote coperte, lontano dalle luci della ribalta. E aveva individuato nel Megane Trophy la prima possibilità.
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Detto fatto. Giorgio Pantano nei giorni scorsi si è accordato con il team Oregon di Jerry Canevisio per guidare la quinta Mégane della squadra lombarda nelle gare di Budapest, Silverstone e Le Mans. Pantano ha già provato la vettura sul circuito di Franciacorta, dimostrando sin dal primo approccio un grande affiatamento sia con la squadra sia con una macchina a lui sconosciuta. Oltre cento sono state le tornate effettuate dal pilota che ha costantemente migliorato i suoi tempi.
Jerry Canevisio, titolare Oregon, ha commentato: “Questo accordo con Giorgio ci riempie di orgoglio. Primo perché è un amico, poi perché ci fa immensamente piacere avere nelle nostre fila uno dei piloti attualmente più veloci di tutto il panorama automobilistico. La sua carriera parla da sola e sono convinto che anche con noi potrà togliersi delle belle soddisfazioni. Non avevo dubbi sulle sue capacità, ma quando l’ho visto in azione a Franciacorta ho capito realmente di che pasta è fatto. E’ stato un grande investimento per la nostra squadra, ma per Giorgio questo ed altro. A questo proposito vorrei ringraziare anche Renault per la sua consueta disponibilità”.
Pantano ha aggiunto: “Ovviamente sono molto contento di questo accordo. Ho accettato con molto piacere l’opportunità offertami dall’Oregon Team che così mi consente di rimanere legato a quello che è il mio ambiente naturale e cioè le corse. Ho provato la macchina e mi ha molto divertito. Sicuramente non è comparabile con quanto guidato fino ad ora, ma indubbiamente mi ha sorpreso per le sue reazioni che tutto sommato non sono poi così lontane da quelle di una monoposto. Normalmente corro per vincere ma, in questo campionato, considerato che è la prima volta mi auguro di stare attaccato ai primi... almeno per ora”.
