Un ciclo di dieci anni, inaugurato da Felipe Massa, primo campione della Formula Renault 2.0 Italia nel 2000, ed al quale ha messo la parola fine Daniel Mancinelli, che al Mugello ha conquistato con un appuntamento di anticipo il titolo tricolore, diventando il primo (ed unico) pilota italiano ad avere scritto il proprio nome nell’albo d’oro del campionato. Al marchigiano della One Racing l’onore di avere concluso un’epoca storica per una categoria che ha avuto il merito di lanciare numerosi giovani talenti (tra gli ultimi di una lunga lista lo spagnolo Jaime Alguersuari) e che dalla prossima stagione volterà pagina con l’adozione della nuova monoposto di Renault Sport Technologies, che prenderà il sopravvento sull’attuale vettura a cui spetta il primato di ben 900 esemplari venduti in tutto il mondo.
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“Sono davvero felice. Lo dovevo alla mia squadra, che ha fatto un lavoro straordinario, al team manager Fabiano Belletti ed ai miei genitori che sono qui a festeggiare insieme a me”. Mancinelli, 21 anni compiuti lo scorso 23 luglio e già vincitore della Winter Cup nel 2008, sui saliscendi della pista toscana è stato protagonista di un weekend perfetto con due vittorie (sei sono i suoi successi di questa stagione) condite dalla doppia pole e dal giro più veloce ottenuto in entrambe le gare. Insieme a lui, ancora una volta sul podio il giovane vicentino Giovanni Venturini e Genis Olive’, secondo e terzo alla bandiera a scacchi, che hanno invertito le posizioni di gara 1 e per i quali si preannuncia adesso un confronto finale per il secondo posto in classifica che attualmente vede lo spagnolo in vantaggio di sole otto lunghezze. Numeri che hanno fatto quasi passare in secondo piano la cronaca di gara 2 che ha visto Mancinelli andare subito al comando, mentre a portarsi in seconda posizione al via era stato proprio Venturini che, imitato anche dal suo compagno di squadra Comini, aveva infilato in fondo al rettilineo Olive’. L’alfiere della Jenzer Motorsport, inizialmente stretto nella morsa dei due piloti della CO2, si era così ritrovato quarto prima di risalire terzo grazie al sorpasso da lui operato alla curva San Donato nei confronti dello stesso Comini. Poi nulla è più cambiato e Mancinelli ha continuato ad amministrare fino al traguardo suggellando un trionfo ormai annunciato.
Classifica di gara 2 (primi cinque): 1. Mancinelli (One Racing) 17 giri in 31’29”141, media 169,915 km/h; 2. Venturini (CO2 Motorsport) a 3”871; 3. Olive’ (Jenzer Motorsport) a 4”133; 4. Comini (CO2 Motorsport) a 13”133; 5. Arnaut (CO2 Motorsport) a 16”756.
Il campionato dopo 12 gare (primi cinque): 1. Mancinelli (One Racing) 325 punti; 2. Olive’ (Jenzer Motorsport) 236; 3. Venturini (CO2 Motorsport) 228; 4. Comini (CO2 Motorsport) 192; 5. Dueck (BVM Minardi Team) 178.
Classifica gara 2
1 - Daniel Mancinelli - One - 17 giri 31'29"141
2 - Giovanni Venturini - CO2 - 3"871
3 - Genis Olive - Jenzer - 4"133
4 - Stefano Comini - CO2 - 13"133
5 - Bernardo Arnaut - CO2 - 16"756
6 - Andre Negrao - Cram - 18"870
7 - Bart Hylkema - BVM Minardi - 23"095
8 - Zoel Amberg - Jenzer - 24"102
9 - Eddie Cheever - Jenzer - 30"800
10 - Andrea Roda - BVM Minardi - 35"224
11 - Tyler Dueck - BVM Minardi - 46"097
12 - Jakub Smiechowski - Kochanski - 1'04"170
13 - Romain Vozniak - Facondini by Draco - 1'50"071
Giro più veloce: Daniel Mancinelli 1'49"779
