FIA GT: la Corvette trionfa in Cina

La gara inizia con la Aston e la 550 di Lamy che prendono un discreto vantaggio sulla 575 “GPC� e sulla Corvette, ma già al terzo giro avviene il primo colpo di scena con le due vetture preparate dalla Prodrive che finiscono in sabbia dopo essere scivolate sull’olio lasciato dalla Porsche del team Lammertink.

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Entra la safety-car e i tutt’altro che efficienti “marshall� della pista cinese rimettono in pista per prima la Ferrari del team Larbre, mentre la vettura del team Russian Age rimane ancora per molto nelle vie di fuga.
Al giro 9 si riparte con la Corvette in testa grazie ai fuori pista dei leader, a inseguirla una muta di auto italiane con la 575, le due Mc12 Vitaphone e la Mc12 di Bertolini-Wendlinger.
Bochut dopo una sosta ai box per controllare la vettura riparte come un fulmine ma si deve ritirare poco dopo a causa di una cinghia dell’alternatore rotta.
Nel frattempo Lamy compiva il miracolo e dall’ultima posizione arrivava fino alla 5° piazza in poco più di 10 giri, dopo un breve duello con Scheider il portoghese agguantava anche la 4° piazza.
In seconda e terza piazza la Ferrari 575 e la Maserati di Biagi-Babini dovevano però cedere agli attacchi di un Pedro Lamy in ottima forma che riconquistava così la 2° piazza dietro alla Corvette.
Dopo la danza dei pit-stop era la Maserati N°9 a prendere il comando, grazie al tempo guadagnato ai box per non aver cambiato le gomme.
A inseguirla la Corvette pilotata ora da Longin, l’altra Maserati Vitaphone e la 550.
Lo stint centrale era decisamente meno rocambolesco del primo e la gara viveva un momento di relativa tranquillità fino a 45 minuti dalla fine, quando la Maserati di Scheider-Bartels tornava ai box per l’ultima sosta e lasciava la testa della corsa alla Corvette che comandava le operazioni inseguito da Babini-Biagi e dal solito Lamy che sorprendeva ancora una volta tutti facendo segnare il miglior giro della corsa.
La Maserati n°10 si fermava ai box, lasciando a Lamy-Gardel la piazza d’onore, ma la giornata nera del duo Babini-Biagi non era finita e nell’ultimo giro venivano passati anche dalla vettura gemella di Scheider-Bartels.
A tagliare il traguardo in prima posizione era dunque la Corvette autrice di una gara impeccabile, ma seguita a soli 7� da una Ferrari miracolosa, in grado di compiere l’ennesima prestazione storica dopo le vittorie di Monza e Brno.

Il campionato vive dunque la sua ennesima svolta, con solo due gare alla fine abbiamo sette piloti in sette punti.
Wendlinger-Bertolini 66
Scheider-Bartels 62
Gardel 60
Biagi-Babini 59

Viste anche le prestazioni delle Mc12 “sovrappeso� i giochi per il titolo sembrano ancora apertissimi, e come se non bastasse le ultime due gare si correranno su piste dove il caldo torrido potrebbe rivoluzionare le gerarchie, rimettendo in gioco per la vittoria anche team ormai non più in grado di puntare al campionato come RAR, GLPK e GPC.
Dal prossimo appuntamento dovrebbe debuttare l’Aston Martin del team Dubai GT, ma dopo all’annuncio fatto a inizio stagione questo team pare essere scomparso tra le sabbie degli Emirati, ben più concreta sembra la possibilità che Uwe Alzen ritorni al volante di una Saleen, gestita questa volta dal team Zakspeed, sarà davvero l’occasione buona per veder rinascere la supercar americana?

[Fonte Racingworld.it]