Spy story parte seconda, o terza. Insomma, nuovo capitolo. Dopo lo spionaggio contro la Ferrari e le accuse della McLaren alla Renault di essere in possesso di documenti appartenuti in origine al team inglese, spunta ora un dossier che fornisce, nei dettagli, indicazioni sul contenuto delle informazioni finite in mano francese e che, di fatto, denuncerebbe lo sleale vantaggio ottenuto da Renault ai danni di McLaren, visto che si parla dell’intera progettazione del 2006 e del 2007.
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780 DISEGNI - Il voluminoso fascicolo verrà presentato al Consiglio mondiale della FIA a Monaco il prossimo 6 dicembre, quando ci sarà l'udienza per stabilire colpe, responsabilità ed eventuali sanzioni. La BBC ne ha letto le parti più interessanti: stando alle accuse McLaren, le informazioni sarebbero state "deliberatamente e ampiamente diffuse all’interno di Renault" grazie a 11 floppy disc, sui quali, nel settembre del 2006, sarebbero stati caricati i 33 file riservati sottratti agli inglesi nel marzo di quello stesso anno, quando l’ingegnere Steve Mackereth lasciò McLaren per passare a Renault. Stando alle indiscrezioni, le informazioni top-secret trafugate riguarderebbero "780 disegni che tracciavano l’intero progetto tecnico della McLaren per il 2006 e il 2007", ovvero "il progetto, le dimensioni, il sistema di alimentazione e raffreddamento dell’olio, l’equipaggiamento, il controllo idraulico e le nuove sospensioni usate sulle vetture di F.1".
REAZIONE BRIATORE - Non solo. Nel dossier verrebbero anche citate 18 testimonianze, nelle quali gli impiegati della Renault (fra cui un gruppo di capo ingegneri e capo dipartimento) avrebbero ammesso di aver avuto libero accesso ai documenti tecnici confidenziali della McLaren. Di recente, però, la casa francese ha preso le distanze dall’iniziativa di Mackereth: appena informato dell’accaduto, Flavio Briatore ha informato la stessa McLaren e il presidente della FIA, Max Mosley, di quanto successo. Non solo. Il manager italiano ha anche ordinato di riconsegnare il materiale indebitamente sottratto alla scuderia di Ron Dennis e di cancellarlo dai propri data base, sospendendo dall’incarico l’ingegnere ex McLaren e invitando gli esperti del team inglese ad andare a controllare i sistemi informatici degli avversari per dimostrare la loro effettiva estraneità.
STESSA SANZIONE - Ma alla McLaren non si accontentano delle scuse e della cancellazione dei file. Secondo loro, il danno è stato fatto ed è stato grave e ora si aspettano un pronunciamento della FIA pari a quello che ha colpito proprio il team inglese nella spy story contro la Ferrari e che ha visto la scuderia di Woking squalificata dal campionato costruttori di questa stagione e multata con 100 milioni di dollari. "Non faremo altri commenti ufficiali fino all'udienza del 6 dicembre", ha detto un portavoce di casa Renault. La spy story continua.
[Fonte Gazzetta]
