Non è ancora finita la gioia del team di Maranello per aver riagganciato la prima posizione nel mondiale piloti, ma Jean Todt rimane con i piedi per terra: consapevole della forza della Ferrari e dei suoi piloti (ai quali non risparmia elogi), invita comunque a non abbassare la guardia in vista di quello che si preannuncia come il finale di Campionato più interessante degli ultimi anni.
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SHANGHAI (Cina), 2 ottobre 2006 - Piedi per terra. Jean Todt, direttore generale della Ferrari, dopo la Cina ha il morale a mille, ma prova a non illudersi troppo. "Dal punto di vista teorico - dice - sia il Mondiale piloti (solo per Schumi; n.d.r.) sia quello costruttori potrebbero concludersi in Giappone, ma io non ci credo. Al di là dell'aritmetica, penso che alla fine entrambi i campionati si decideranno all'ultima gara in Brasile".
Intanto si gode quanto successo a Shanghai, con una vittoria che dopo le qualifiche sembrava un miraggio o quasi. Rendendo omaggio a Schumacher ("il pilota più titolato della storia dell'automobilismo, il pilota più titolato della storia della F.1", che si comporterà "in modo fantastico" fino alla fine della stagione e della carriera), ma senza dimenticarsi di Massa. "Ieri Felipe ha fatto una gara eccezionale - spiega il francese -, abbiamo seguito una strategia che stava funzionando benissimo e l'aveva portato in zona punti, poi abbiamo voluto fermarlo in anticipo per valutare quello che stava succedendo su un terreno che si stava asciugando ma che era ancora umido".
Suzuka, sulla carta, è favorevole alla Ferrari. Ma a questo punto nessuno vuol fare pronostici. "Ci sono tanti elementi in gioco - sottolinea Todt -: alcuni li possiamo controllare, altri no. Quindi vedremo. Noi cercheremo di fare del nostro meglio, come sempre". Senza dimenticare il meteo. "Previsioni? Informazioni ne abbiamo, ma non sono attendibili - scherza Todt -. Le prendiamo da Internet, ce ne sono quante ne volete". Le uniche certezze, che il francese e gli altri uomini Ferrari continuano a ripetere per scacciare entusiasmi prematuri, è che mancano due gare alla fine della stagione iridata. E, come dice Todt, "Abbiamo di fronte degli avversari agguerriti".
[Fonte: Gazzetta.it]
