F.1: Schumi e Montezemolo chiamano Rossi

Non il solito Michael Schumacher, ma tempo per rimediare ce n'è. Nelle prime prove libere del GP della Cina il tedesco della Ferrari è ottavo con una vettura non ancora a posto. Nella prima sessione, inoltre, Schumi ha anche dovuto fare i conti con un problema al software del cambio che lo ha costretto a fermare la F2004 poco prima dell'uscita della pit-lane. Inconvenienti che non gli hanno lasciato il sorriso sulle labbra. "Ci sono molte cose da mettere a punto - ha detto Schumacher - ma sono certo che domani riusciremo a migliorare. Mi sono divertito, anche se un conto è scoprire la pista con lo scooter e un altro girare in macchina. Non sono molto soddisfatto della giornata".

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Il problema è stato cominciare col piede giusto: "Non ho trovato il miglior approccio alla pista - ha detto - stamattina ho avuto un problema con un software alla fine della prima sessione. Inoltre dobbiamo adattare la nostra macchina, che non è ancora al meglio, alle caratteristiche della pista: c'è ancora del lavoro da fare. Se guardiamo i distacchi dopo questa giornata, credo che Rubens avrebbe potuto essere più veloce di tre decimi rispetto a Button. Per cui credo che siamo tutti molto vicini. Di solito noi siamo sempre tra i primi, ma per qualche ragione oggi questo non si è verificato, eppure sono abbastanza certo che troveremo una soluzione. Le mie motivazioni per la gara? Voglio battere gli altri".

In questi giorni si parla delle possibilità che Minardi e Jordan possano ritirarsi dalla F.1 nel 2005 a causa di difficoltà economiche. Si è quindi ipotizzata una soluzione di tre vetture per team per coprire eventuali buchi nella griglia di partenza. Soluzione sembra avallata da Bernie Ecclestone, presidente della FOA, e giudicata con un po' di sospetto anche da Max Mosley, presidente della FIA. "Ma secondo me può essere una soluzione soltanto temporanea - ha detto Mosley - valida magari soltanto per il 2005. Penso comunque che il prossimo anno avremo lo stesso numero di scuderie di quest'anno e che nel 2006 ce ne saranno anche due nuove. Inoltre se qualche team non si può permettere una terza monoposto, consentire alle eventuali macchine supplementari di guadagnare dei punti sarebbe contrario all'etica sportiva".

Uno degli argomenti del giorno è stato Valentino Rossi. Ieri il presidente Montezemolo aveva espresso il desiderio di vedere il campione di Tavullia, attualmente leader del mondiale MotoGp con la Yamaha, al volante di una rossa il prossimo anno se i team avranno l'opportunitá di schierare la terza vettura: "Se mi piacerebbe avere Rossi sulla terza Ferrari il prossimo anno? Assolutamente sì - le parole del numero uno di Maranello - ma credo che abbia voglia di vincere ancora qualche titolo mondiale nelle moto". Anche per Schumi sarebbe una buona idea vedere Rossi in F.1: "Sarebbe un'idea interessante. Credo che a lui piacerebbe molto fare questa esperienza, ma ad ogni modo ci sono troppi se".

Rubens Barrichello ha chiuso quinto dopo le prime libere del GP della Cina. Il ferrarista è soddisfatto: "Abbiamo avuto una giornata piuttosto buona - ha detto Barrichello - la pista mi piace molto e penso che sia straordinaria, considerato il numero di curve e le differenti traiettorie che si possono fare. Sarà una gara dura dal punto di vista fisico e dovrebbero esserci buone possibilità di sorpasso. Questo impianto è eccezionale. Non capisco perchè non ci siano ancora piloti cinesi in F.1, vista la maniera spericolata in cui guidano sulle strade. Dicono che i brasiliani sono bravi piloti perché sono abituati ad affrontare il traffico delle nostre città ma allora qui dovrebbero essere anche meglio di noi".

Questo fine settimana cinese come motivo d'interesse avrà anche il ritorno di Ralf Schumacher, fermo dal 20 giugno, data del terribile incidente che l'ha visto protagonista sul circuito di Indianapolis. Secondo miglior tempo nella prima ora e settimo nella seconda, decisamente un buon ritorno: "Oggi è andato tutto bene - ha detto il tedeco della Williams - il circuito è ben disegnato ed è molto piacevole guidare qui, soprattutto nelle grandi curve che alla fine permettono di fare sorpassi in un uscita. Dobbiamo ancora lavorare sull'assetto e sulla scelta delle gomme e soprattutto quest'ultima non sarà semplice. Mi aspetto un difficile, ma interessante, fine settimana".

L'altro atteso protagonista della giornata era Jacques Villeneuve. Il canadese della Renault tutto sommato se l'è cavata abbastanza bene finendo a centro classifica nei tempi in entrambe le sessioni. Per essere alla prima gara dopo il lungo digiuno di corse l'inizio è accettabile: "Mi sento come se fosse il mio primo GP - ha detto l'iridato nel '97 - sto ancora imparando a conoscere la R24, il team ha svolto un lavoro eccellente, tutti mi hanno aiutato a prendere confidenza con la vettura. Oggi ho cercato di capire fino a dove mi posso spingere, poi nel pomeriggio abbiamo cominciato a lavorare sull'assetto. Alla fine, il mio tempo è stato poco superiore a quello del mio compagno, Fernando Alonso. Niente male, tenuto conto che non mi allenavo duramente dal mese di marzo". Jacques è pronto a sfruttare tutto il tempo avuto a disposizione dopo un anno di inattività: "Stare lontano dalle corse mi ha permesso di rilassarmi e di divertirmi - ha detto - ho fatto ciò che desideravo, come sciare. Praticamente corro da quando ho 17 anni: è una vita decisamente stressante. In particolare, le ultime due stagioni sono state difficili: colpa della tensione e di tutte le discussioni che sono venute fuori. Serviva un periodo di riposo, mi sono rilassato e ho pensato alla mia vita. In questo week-end, quindi, mi sembra quasi di disputare il mio primo GP".

[Fonte: Gazzetta.it]