Miglioramento continuo in giapponese si dice "Kaizen": è questo lo spirito con cui la Toyota affronterà il Mondiale di F.1 2006 puntando decisamente in alto. Alla presentazione della nuova TF106 nello stabilimento francese di Valenciennes, dove vengono prodotte le Yaris di serie, il team giapponese ha chiaramente fatto capire che è arrivato il momento di compiere il decisivo passo in avanti.
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Raggiunti i primi podi e la prima pole position nel 2005, l'obiettivo della Casa nipponica è "la prima vittoria e molte altre" come ha indicato il presidente del progetto Formula 1, John Howett.
Per farlo è nata una vettura per la quale sono già stati pianificati diversi step di sviluppo. Quel miglioramento continuo che nei piani dei progettisti dovrebbe far compiere l'agognato salto di qualità : a metà febbraio anche la vettura presentata oggi avrà una nuova aerodinamica. "Non è chiuso lo sviluppo della TF106 - dice il progettista inglese Mike Gascoyne - questo è un prodotto nello spirito del kaizen, quindi del continuo miglioramento. Ci saranno grandi cambiamenti e a Montecarlo porteremo la 106B".
Tra chi dovrà portare in alto la Toyota c'è anche Jarno Trulli. L'abruzzese, alla 12esima stagione in F.1, è ottimista: "Sono convinto che al primo GP ci presenteremo competitivi - ha detto il pilota 31enne - gli altri non lo so. L'anno scorso siamo arrivati quarti nella classifica costruttori, il nostro obiettivo è almeno quello di confermarci vicini a Renault, McLaren e Ferrari". Una delle novità è il passaggio alle gomme Bridgestone e Trulli è fiducioso: "Sono buone, più facili delle Michelin, stiamo imparando molto sul modo di usarle. Sono piuttosto ottimista, abbiamo un futuro brillante davanti a noi".
L'altro italiano celebre della scuderia è Luca Marmorini, lui responsabile del progetto motore, quest'anno sotto i riflettori perché tutti dovranno correre con gli otto cilindri: "All'inizio abbiamo fatto qualche errore nella dinamica del motore - dice l'ingegnere italiano - ci mancava esperienza e per fortuna abbiamo cominciato a lavorare con largo anticipo. Ma ora abbiamo raggiunto una buona affidabilità e un buon livello di potenza. "Avremo circa 200 cavalli in meno rispetto all'anno scorso - spiega Marmorini - ma in certi circuiti lenti o medio-lenti, come Montecarlo, Budapest o anche la stessa Barcellona, l'aerodinamica compenserà la perdita di potenza".
[Fonte Gazzetta]