La crisi economica continua a mietere vittime in Formula Uno. E' arrivata infatti la conferma ufficiale del ritiro della BMW dal mondo della F1. Il quotidiano tedesco Bild aveva già fatto trapelare l'indiscrezione, annunciando il ritiro della scuderia che, dunque, non prenderà parte al prossimo Mondiale.
#CONTINUE#
Durante una conferenza stampa tenutasi in mattinata, il presidente di Bmw, Norbert Reithofer, e il direttore sportivo Mario Theissen, hanno spiegato i motivi di questa improvvisa scelta che rischia seriamente anche di compromettere il futuro dei due piloti, Nick Heidfeld e Robert Kubica. Mancano pochi giorni alla firma del Patto della Concordia e il team di Hinwil dà il suo addio al circus che, dopo l'abbandono della Honda, dunque, perde un'altra protagonista. Dietro a questa decisione, la necessità di un nuovo piano strategico e - soprattutto - gli eccessivi costi. La scuderia, comunque, resterà presente nel settore automobilistico, ma in altri campionati.
"Il gruppo Bmw metterà fine al suo impegno in F 1 al termine della stagione 2009 - ha spiegato Reithofer -. E' stata una decisione dura da prendere ma è un passo obbligatorio che abbiamo dovuto fare in vista delle nuove strategie dell'azienda" "Il settore automobilistico è un settore in cui noi vogliamo sempre mantenere la leadership, essere sempre in testa. Sulla base della nostra strategia da numeri uno, noi siamo sempre impegnati a rivedere i progetti e a verificare se siano compatibili e sostenibili per il futuro - ha proseguito Reithofer -. Il nostro impegno in F 1 lo è sempre meno".
"Mario Theissen ricopre la sua carica dal 1999. Abbiamo ottenuto molti successi finora, anche in F 1. Voglio ringraziare lui e il team per tutto quello che hanno fatto". "Sulla base di un nuovo progetto stretaegico che coinvolge tutta la società, l'impegno in Formula 1 non coincide più con gli obiettivi", ha, poi, confermato lo stesso Theissen.
Secondo l'agenzia tedesca Dpa, però, non sarebbe stata la crisi economica a spingere la Bmw a tale decisione, ma gli insuccessi patiti in questa stagione da una scuderia che, iniziamente, correva per il titolo. La casa tedesca, quest'anno ha guadagnato 8 punti in 10 gare (6 con Heidfeld, 2 con Kubica) e occupa l'ottavo posto della classifica costruttori.
Intanto, la Mercedes ha fatto sapere che il suo impegno in F 1 rimarrà invariato, ma che deplora la decisione di abbandonare della Bmw, sua grande concorrente sul mercato tedesco e non solo. "Ci dispiace per la decisione della Bmw di ritirarsi dal circus. Non avrà la minima influenza sul nostro impegno in F1", ha precisato un portavoce di Mercedes-Motorsport.
La Fia, invece, si dice "rattristata ma non sorpresa" per la decisione della Bmw. La Federazione spiega, attraverso un comunicato, che "ormai è chiaro che per qualche tempo il mondo del motorismo sportivo non potrà ignorare la crisi economica mondiale. Non ci si può aspettare che le case costruttrici di auto continuino a spendere cifre ingenti in Formula uno quando la loro stessa sopravvivenza dipende dalla riduzione dei costi, e dall'aiuto di chi paga le tasse".
"Come risultato della campagna di contenimento dei costi lanciata dalla Fia, nuove misure saranno adottate dopo le necessarie discussioni, e ciò dovrebbe rendere più facile la partecipazione al Mondiale per eventuali nuovi team, che ora non possono entrare a causa dei budget troppo alti. Non è un segreto che l'adozione di queste nuove misure non vada così spedita come la Fia vorrebbe, ma è stato necessario un compromesso in nome dell'armonia del nostro sport. Speriamo che questi nuovi provvedimenti, quando verranno adottati, servano a scongiurare nuovi abbandoni nel mondo della F1", conclude la nota.
