Il mondiale di F1 non è ancora iniziato e già i team danno battaglia alla Ferrari. Nel mirino lo scambio di collaudatori tra Sauber (che ha i propulsori di Maranello) e, appunto, le rosse. A scatenare le ire la prova che venerdì prossimo dovrebbe effettuare Badoer sulla monoposto svizzera, e che potrebbe consentire alla Ferrari di recuperare importanti dati. Numerose squadre, fra cui Williams e McLaren, hanno sporto protesta presso la FIA.
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I dati. Sono questi, preziosi e alla base di tutto lo sviluppo delle monoposto di Formula Uno, a impensierire i team avversari della Ferrari. La possibilità di testare due monoposto diverse costituisce un vantaggio troppo grande per Maranello rispetto alle altre scuderie, che ovviamente tentano di impedire che ciò impedisca. Mai come ora la collaborazione tra Sauber e Ferrari si è fatta più fitta, al punto che i collaudatori e i piloti (Badoer e Fisichella) potrebbero addirittura scambiarsi le vetture. Venerdì dovrebbe essere il momento del pilota veneto sulla monoposto svizzera, momento che ha scatenato la protesta della Michelin in primis, e poi della Bar, Jaguar, Toyota, per finire con McLaren e Williams. I team hanno presentato alla Fia una protesta, che verrà valutata attentamente per verificare se vi siano le condizioni di impedire a Maranello di tenere "il piede in due staffe".
Piede in due staffe che però, nel neanche tanto lontano 2002, avevano tenuto le stesse McLaren e Williams. Allora Ron Dennis aveva siglato, nel tentativo di limare il distacco dalla Ferrari, un accordo di collaborazione con Frank Williams per riuscire a migliorare almeno nel settore gomme. "Abbiamo iniziato a lavorare insieme sulle Michelin e l'apporto che possono dare alle nostre monoposto - aveva dichiarato Martin Whitmarsh, direttore tecnico della McLaren - Abbiamo un interesse comune da sviluppare e lavorare insieme sulle gomme potrebbe cominciare a dare dei risultati." Le due scuderie avevano effettuato allora scambi a livello di risultati di test, in attesa di una collaborazione più attiva, ma ciò non produsse alcun intervento da parte della FIA.
[Fonte: TGCom]
