Mondiale finito? Per i numeri, forse. Per le polemiche in vista del 2005, in realtà, è appena cominciato. Nel mirino degli avversari c'è sempre la Ferrari. Dopo il sesto anno trionfale consecutivo la rossa deve affrontare l'ennesima offensiva. Da qui a marzo la nuova sfida è contro i nuovi regolamenti e le altre squadre, intenzionate più che mai a varare modifiche che potrebbero mettere i bastoni tra le ruote a Maranello. Il nodo è il documento "taglia-costi" firmato sabato scorso dai team rivali, che prevede, tra le altre, una drastica riduzione delle giornate di test (dieci) e un solo fornitore di gomme. Con i soldi risparmiati, si potrebbe così permettere alle squadre di affrontare tutte e 19 le gare in calendario, senza dover escludere Silverstone e Magny-Cours dal calendario.
#CONTINUE#
Una prospettiva che la Ferrari rifiuta per non perdere gli evidenti vantaggi nati dalla stretta collaborazione con la Bridgestone. Ieri a Interlagos si è ufficialmente chiusa la stagione e Jean Todt, direttore generale della Ferrari, più che tracciare un bilancio ha dovuto indossare l'elmetto per reagire a questo attacco. "Non si possono cambiare le regole senza il nostro assenso - ha detto - è ovvio che agli altri faceva più comodo quando la Ferrari non vinceva. La Ferrari però ha avuto, ha e avràsempre un prestigio maggiore. La Ferrari è un mito, una leggenda non solo in Italia ma in tutto il mondo. Per gli altri è difficile da accettare, ma non è una cosa che ci disturba".
A Todt in particolare non è piaciuta la successione degli eventi, a suo dire molto sospetta: "Avevamo appena votato gli aspetti sportivi e tecnici per il 2005 - ha detto - poi è uscito questo foglio non votato da noi, in cui hanno votato modifiche per l'anno prossimo. Poi hanno fatto una riunione e pubblicato un documento nel quale le cose sono cambiate diverse volte. Si parla anche di un fornitore unico di gomme dal 2005. Io però ho parlato con i responsabili di Bridgestone e Michelin che non erano nemmeno stati informati. Mi sembra tutto molto strano. La F.1 ha bisogno di ridurre i costi e noi siamo favorevoli alle proposte che vanno in questa direzione, a patto che siano cose sensate. E quello che ho visto finora non lo è. Noi vogliamo solo capire cosa hanno proposto veramente".
Todt ha poi detto che la Ferrari faràil punto della situazione assieme alla FIA per cercare di fare una proposta più concreta. "Faremo la nostra proposta per cercare di ridurre e contenere i costi basandoci sulle riunione che avevamo fatto nei mesi scorsi. Mi sorprende che nella riunione di questo weekend non sia stata interpellata la FIA". Mosley, da parte sua, ha giàfatto sapere che difficilmente le novitàpresentate sul documento presentato sabato potranno entrare in vigore l'anno prossimo. Più facile uno slittamento al 2006: "È tardi per far approvare questo documento al Consiglio Mondiale senza l'approvazione di tutte le squadre. Avessero deciso questa estate, la proposta sarebbe stata adottata fin dal 2005. Ora mi sembra un po' tardi". Il prossimo Consiglio Mondiale si riuniràil 30 ottobre per ratificare tutte le novitàai regolamenti sportivo e tecnico.
L'Ente nazionale messicano del turismo dello stato di Quintana Rojo ha annunciato che è stato raggiunto un accordo per la disputa di un GP di F.1 a Cancun, dal 2006. Per rendere possibile l'evento verràcostruito un circuito il costo dovrebbe aggirarsi sui 65 milioni di euro. Il ministro del turismo Artemio Santos ha anche precisato che la corsa si svolgerànel mese di ottobre "e genereràun giro d'affari superiore di molto ai cento milioni di dollari". Il Messico ha giàospitato la F.1, fino al 1992, sul circuito di Cittàdel Messico intitolato ai fratelli Rodriguez, dove attualmente si corre una prova di F. Cart cui l'anno scorso hanno assistito 220 mila spettatori.
[Fonte: Gazzetta.it]