Ancora un colpo di scena, a mezzanotte. Contrariamente a quanto anticipato alla stampa, i giudici della Fia, dopo oltre quattro ore di riunione, hanno deciso di sanzionare il pilota spagnolo Fernando Alonso, retrocedendolo di cinque posizioni effettive sulla griglia di partenza. Alonso, dunque, partirà dalla sesta posizione mentre Hamilton passa in pole, con al suo fianco la Bmw di Heidfeld. Sanzionata anche la McLaren, che al termine del GP d'Ungheria non guadagnerà alcun punto nella classifica costruttori.
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SMENTITO DENNIS - Smentito, dunque, il team manager Ron Dennis, che dopo essere stato ascolato dai giudici aveva detto: "Fernando deve fare riferimento all'ingegnere che gli conta il tempo, è l'ingegnere che controlla e decide quando il pilota può ripartire. Non si è trattato di una scelta deliberata ma di un'errata interpretazione della strategia del team". Dennis che addirittura se l'era presa con Lewis Hamilton: "Le cose non sono andate come avevamo stabilito per la sosta-rifornimento. Lewis non ha rispettato le consegne, le macchine non erano nella sequenza che avevamo previsto e non ha potuto effettuare il suo ultimo giro".
L'EPISODIO INCRIMINATO - Questa la ricostruzione esatta: a 2' dalla fine delle prove Alonso entra al box per il cambio gomme e dare l'assalto alla pole che è nelle mani del suo compagno di squadra. Nello stesso istante al box arriva anche Hamilton per montare le gomme morbide e provare l'ultimo giro. I secondi passano, Alonso tergiversa e resta fermo lì dov'è. Sa che alle sue spalle c'è Hamilton che aspetta e riesce nel suo intento: strappa la pole all'inglesino impedendogli di effettuare il suo ultimo giro poichè il tempo è scaduto e le prove sono finite. Dal muretto il patron Ron Dennis va su tutte le furie gettando per terra le cuffie. Subito si avvicina al fisioterapista di Alonso e gli borbotta qualcosa. Poi arriva lo spagnolo, e i due s'ignorano.
ANCORA SPY STORY - Infine Dennis, dopo le lettere avvelenate dei giorni scorsi, prova a tendere la mano alla Ferrari:"Sono disposto a trovare una soluzione vedendoci faccia a faccia perché siamo noi le squadre coinvolte". Il patron della Mclaren ha ribadito che "le responsabilità nella vicenda riguardano i dipendenti" cioè l'ex capo designer Mike Coughlan e l'ex capo meccanico della Ferrari Nigel Stepney. "Non credo - ha però ribadito Dennis - che sia una cosa da fare denunciare gli informatori".
