Nato il 23 ottobre 1966 a Bologna, Alessandro Zanardi ha iniziato la sua carriera in monoposto nel campionato italiano di F3 a 22 anni. Fece una breve apparizione in F3000 nel 1989, categoria nella quale perderà il titolo nei confronti di Christian Fittipaldi nel 1991. In quell’anno fu proprio Zanardi ad essere chiamato per sostituire Michael Schumacher alla Jordan.
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Nel 1992 effettuò alcune prove per conto della benetton e partecipò a tre corse al volante di una Minardi. Nel 1993 Zanardi fu recrutato dalla Lotus al fianco di Johnny Herbert in seguito alla partenza di Mika hakkinen alla McLaren. L’italiano rimase vittima di un terribile incidente a bordo della sua Lotus Mugen Honda nelle tristemente celebre curve del Raidillon. Si ruppe entrambe le gambe e ritornò sempre con la Lotus nel campionato britannico GT nel 1995.
Chiamato dalla Honda per andare a provare una monoposto CART della scuderia Ganassi, Alessandro riuscì a rilanciare in un modo fantastico la sua carriera. Miglior debuttante nel 1996, sarà campione nel 1997 e 1998. Nel 1999 tornò alla Williams. La sua carriera sembrava avviata a concludersi, ma spinto dalla sua grande passione tornò al CART nel 2001.
John Fitzgerald Kennedy, l’ex presidente americano assassinato a Dallas nel 1963, aveva ricevuto il premio Pulitzer per il suo libro Profiles in courage nel 1957. Un libro che grandi uomini politici hanno studiato questo libro, ma Alessandro Zanardi ne ha scritto un nuovo capitolo. Campione CART 1997 e 1998, l’ex pilota di F1 ha perso entrambe le gambe nel terribile schianto dell’Euro Speedway di lausitz nel 2001, mentre era in testa alla corsa a 13 giri dall’arrivo.
All’inizio del maggio 2003, per onorare la determinazione del campione italiano, gli organizzatori della gara hanno permesso a Zanardi di percorrere questi ultimi km al voalnte di una monoposto adattata per il suo handicap.
Dopo tanti mesi di sofferenza e grazie ad un coraggio e ad una forza di volontà fuori dal comune, Alessandro ha ripreso una vita praticamente normale, riuscendo persino a indossare nuovamente guanti e casco per alcuni giri al volante di un kart. Ritornato nella serie CART, Alex ha presieduto come direttore di corsa in più occasioni.
Nello scorso weekend Zanardi si è tuffato nuovamente nella vera competizione di livello internazionale. L’italiano è salito a bordo di una BMW 320. A causa di problemi alla frizione manuale è stato costretto a saltare le prime prove libere e ha perso tempo prezioso per conoscere meglio il suo nuovo mezzo.
"Dopo le prove ero relativamente contento ma nell’ultimo giro in qualifica ho mancato una marcia a velocità elevata all’uscita dell’Ascari. Cio’ mi è costato uno o due decimi che mi avrebbero permesso di piazzarmi meglio in griglia," ha commentato Zanardi che ha segnato l’11° tempo.
Costretto all’abbandono domenica nella prima corsa per una collisione con l’Alfa Romeo di Fabio Francia, nella seconda manche è stato risparmiato dalla cattiva sorte concludendo in settima posizione.
"La mia seconda corsa è stata migliore della prima. Non sono super contento perché non ho vinto. Andy Priaulx mi ha dato del filo da torcere, ma si è scusato all’arrivo. Sono contento di sapere dove sono dopo questi giorni di competizione e così poco tempo per riprendere in mano la macchina."
[Fonte F1 Live]
