Gara 1: Tribune piene e gran folla lungo il tracciato cittadino di Durban, tanto che la partenza è stata rimandata di oltre trenta minuti per rimuovere il pubblico da posizioni pericolose, e buon spettacolo in pista. Alexandre Premat ha regalato la decima vittoria su tredici gare al team Francia, ma non senza brividi.
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Il pilota transalpino non ha mai dominato ed ha dovuto prima difendersi dall'attacco, un po' disperato al primo giro, di Robbie Kerr, poi contenere Jos Verstappen che per tutte le 20 tornate lo ha tenuto sotto pressione. All'ultimissimo giro, Tengyi Jiang ha sbattuto (poi colpito da Basil Shaaban) e Premat, quando è giunto nel punto dove il cinese ha urtato il muretto, ha rallentato. Verstappen ne ha approfittato e nel successivo rettifilo ha affiancato a sinistra il francese. La seguente curva, a destra, è stato il teatro di un rodeo: l'ex pilota di F.1 ha tenuto duro all'esterno tenendosi al lato di Premat, ma ha spinto sull'acceleratore troppo presto, si è scomposto ed ha urtato con l'anteriore destra la posteriore sinistra della Lola della Dams. Verstappen si è girato ritirandosi, Premat ha continuato anche se Kerr lo ha insidiato fin sotto la bandiera a scacchi. Grande spettacolo quindi e rammarico per il team Olanda che già pregustava di vedere partire la propria monoposto in prima fila in gara 2 e invece scatterà dalla ottava fila. Ma tanto di cappello a Verstappen che ci ha provato.
Busnelli sbaglia tutto, Toccacelo da ultimo a 11°
Terzo posto per Neel Jani che si è messo alle spalle Ralph Firman e Tomas Enge. Il ceco ha occupato per tutta la corsa il terzo posto, ma si è distratto, ha centrato con la gomma posteriore un detrito lasciato da Jiang ed ha forato perdendo così il podio. Errore di Nelson Piquet che al tornantino, al 16° giro, ha incredibilmente stretto troppo il punto di corda colpendo il muretto interno con la ruota posteriore destra. Il brasiliano, che era ottavo e lottava con Matthew Halliday, si è girato, ritirandosi. L'idolo locale Stephen Simpson era nelle retrovie ma si è dovuto fermare ai box per noie meccaniche. I meccanici della BCN lo hanno rispedito in pista all'ultimo giro. Subito fuori Alex Yoong che ha tamponato Piquet alla prima curva dopo il via.
Enrico Toccacelo, con la vettura del team Pakistan, ha fatto l'impossibile. Su un circuito conosciuto dopo qualche giro nel warm-up, il romano è partito dall'ultima fila e con un buon ritmo ha chiuso all'undicesimo posto, a un passo dalla zona punti che comunque non avrebbe potuto acquisire per regolamento.
E il team Italia? La corsa di Max Busnelli è durata qualche centinaio di metri. Il tempo di arrivare al tornantino dopo la partenza lanciata e urtare da dietro l'incolpevole Ananda Mikola. Busnelli si è tenuto tutto a sinistra, a un pelo dal muretto, con alla sua destra la ruota posteriore dell'indonesiano. Indubbiamente il pilota italiano poteva trovare una posizione meno scomoda.
L'ordine di arrivo di gara 1, domenica 29 gennaio 2005
1 - Francia - Alexandre Premat - 20 giri in 31'06"730
2 - Gran Bretagna - Robbie Kerr - a 0"243
3 - Svizzera - Neel Jani - a 5"850
4 - Irlanda - Ralph Firman - a 6"160
5 - Repubblica Ceca - Tomas Enge - a 8"506
6 - Nuova Zelanda - Matthew Halliday - a 9"623
7 - Germania - Timo Scheider - a 10"112
8 - Portogallo - Alvaro Parente - a 14"066
9 - Australia - Will Davison - a 22"099
10 - Messico - David Martinez - a 32"780
11 - Pakistan - Enrico Toccacelo - a 36"575
12 - Canada - Sean McIntosh - a 39"260
13 - Stati Uniti - Phil Giebler - a 42"131
14 - India - Armaan Ebrahim - a 1'25"715
15 - Austria - Mathias Lauda - a 1'27"136
16 - Olanda - Jos Verstappen - a 1 giro
17 - Basil Shaaban - Libano - a 2 giri
18 - Cina - Tengyi Jiang - a 3 giri
19 - Brasile - Nelson Piquet - a 4 giri
20 - Sud Africa - Stephen Simpson - a 7 giri
21 - Malesia - Alex Yoong - 19 giri
22 - Indonesia - Ananda Mikola - a 20 giri
23 - Italia - Max Busnelli - a 20 giri
Le posizioni sopra riportate indicano lo schieramento di partenza di gara 2. Il Team Pakistan partirà dallal corsia box, di conseguenza chi segue in classifica guadagna una posizione.
Gara 2: Le gare della A1 Grand Prix sono sempre avvincenti e senza ombra di dubbio gli abitanti di Durban che hanno preso d'assalto il tracciato cittadino creato lungo il mare si sono divertiti. Per la prima volta quest'anno, bisogna registrare la vittoria dell'eorico Jos Verstappen. Coraggioso e un po' pasticcione in gara 1 con quel tentativo di sorpasso ad Alexandre Premat all'ultimo giro, e ancora una volta poderoso nella rimonta dalla ottava fila e autore di un sorpasso a Neel Jani a poche centinaia di metri dall'arrivo. Verstappen ha approfittato da campione dei problemi ai freni che hanno costretto Jani a rallentare improvvisamente nel corso della tornata finale.
Servirebbe un libro per raccontare questa incredibile corsa che ha visto appena dieci delle ventitre monoposto partite al traguardo. Applausi a scena aperta per Max Busnelli che ha portato la Lola del team Italia al sesto posto. Al debutto nella A1 Grand Prix, il milanese ha avuto qualifiche difficili e una gara 1 da dimenticare. Imparata la lezione, Busnelli nella corsa lunga ha saputo mischiare alla perfezione grinta e saggezza, senza commettere errori. Con pazienza ha recuperato posizioni dopo essere partito dall'ultima fila, beneficiando degli errori e dei ritiri altrui. Un debutto tutto sommato positivo quello del campione 3000 Pro Series, ma è lecito chiedersi dove poteva arrivare l'azzurra monoposto se fosse stato utilizzato Enrico Toccacelo. Il romano, 11° in gara 1 con la vettura del Pakistan, era alle spalle di Busnelli nella seconda corsa dopo essere partito dai box per regolamento. La corsa di Toccacelo si è conclusa a nove giri dal termine quando Basil Shaaban lo ha tamponato al tornantino.
Il Brasile sbaglia strategia, la Francia il pit-stop
Inspiegabile invece la tattica di gara adottata dal Brasile. I big hanno subito fatto il pit-stop (Francia, Svizzera, Gran Bretagna), Nelson Piquet invece no salendo così in prima posizione. Neanche quando all'11° giro è entrata in pista la Safety-Car il team Brasile ha chiamato ai box Piquet. Poteva essere la scelta perfetta. Invece si è scelto di far il cambio gomme a tre giri dal traguardo: complice un ritardo nell'estrazione di una ruota e l'errore di Piquet che ha spento il motore, alla fine il Brasile ha chiuso nono con la consolazione del giro più veloce. Mah...
Sfortunata la Gran Bretagna che ha perso presto Robbie Kerr (che si è fatto un giro di pista con la pistola del cambio pneumatici incastrata nella vettura), la Repubblica Ceca con Tomas Enge fermo al via poi squalificato per spinta, e la Francia che ha perso un sacco di tempo nel pit-stop. Cosa mai accaduta prima.
Chi ha buttato la gara è stato Timo Scheider. Il terzo posto era suo, ma ha sbattuto. Errore anche per Alex Yoong. Bravo invece Stephen Simpson che sospinto dal pubblico e da un pit-stop super dei meccanici ha conquistato un'ottima quinta posizione. Davanti a lui i consistenti Matthew Halliday ed Alvaro Parente. Contatti tra Phil Giebler e Anthony Davidson e tra Ananda Mikola e Armaan Ebrahim.
L'ordine di arrivo di gara 2, domenica 29 gennaio 2006
1 - Olanda - Jos Verstappen - 40 giri in 1.00'46"099
2 - Svizzera - Neel Jani - a 1"774
3 - Portogallo - Alvaro Parente - a 1"965
4 - Nuova Zelanda - Matthew Halliday - a 4"352
5 - Sud Africa - Stephen Simpson - a 9"433
6 - Italia - Max Busnelli - a 10"735
7 - Francia - Alexandre Premat - a 12"217
8 - Austria - Mathias Lauda - a 30"123
9 - Brasile - Nelson Piquet - a 1'03"631
10 - Canada - Sean McIntosh - a 4 giri
Ritirati
Stati Uniti - Phil Giebler - 2° giro - incidente
Australia - Will Davison - 2° giro - incidente
Repubblica Ceca - Tomas Enge - 7° giro - squalificato
Gran Bretagna - Robbie Kerr - 9° giro - problemi meccanici
Indonesia - Ananda Mikola - 10° giro - incidente
India - Armaan Ebrahim - 10° giro - incidente
Irlanda - Ralph Firman - 14° giro - uscita di pista
Malesia - Alex Yoong - 25° giro - testacoda
Libano - Basil Shaaban - 27° giro - incidente
Messico - David Martinez - 30° giro - problemi meccanici
Pakistan - Enrico Toccacelo - 31° giro - incidente
Cina - Tengyi Jiang - 35° giro - problemi meccanici
Germania - Timo Scheider - 35° giro - incidente
Il campionato
1.Francia punti 120; 2.Svizzera 92; 3.Brasile 63; 4.Gran Bretagna 58; 5.Nuova Zelanda 54; 6.Portogallo 50; 7.Irlanda e Olanda 44; 9.Malesia 33; 10.Canada 32; 11.Repubblica Ceca 30; 12.Australia 29; 13.Italia 26; 14.Messico e Sud Africa 20; 16.Germania 15; 17.Stati Uniti 13; 18.Indonesia 10; 19.Austria 8; 20.Giappone e Cina 6; 22.Pakistan 4.
NOTA: Da settimo a ottavo. Tanto è costata la penalizzazione di 25" al team Francia. Sulla vettura di Alexandre Premat, nel corso del pit-stop, avevano agito due meccanici su una ruota quando il regolamento ne consente uno solo. Premat aveva poi scontato il drive-through in un periodo di safety-car, ma la furbata messa in atto dal team Francia non è passata inosservata. Di conseguenza, nella classifica generale la Francia ha 119 punti e non 120, l'Austria da 8 sale a 9.
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[Fonte Italiaracing]