Gli appassionati di simracing più attenti temevano lo spettro dei problemi tecnici per la 24 Ore di Le Mans virtuale da poco conclusa con rFactor 2 e puntualmente questi si sono presentati, non solo con problematiche legate a server di gioco, software e connessioni, ma anche con alcune leggerezze organizzative e gestionali che, obiettivamente, non ci saremmo aspettati.
Raffaele Marciello, Louis Deletraz, Nikodem Wisniewski e Kuba Brzezinski hanno trionfato in categoria LMP2 con la vettura del team Rebellion Racing - Williams F1, dopo che uno degli avversari più temibili nella classe regina era di fatto fuori dai giochi. Il Team Redline, infatti, con alla guida Max Verstappen, ha patito problemi tecnici nel corso delle prime ore della notte e di fatto ha perso già li ogni speranza.
Dopo appena 4 ore la corsa è stata sospesa con bandiera rossa per gravi problemi tecnici con il server di gara, poi le vetture sono state fatte ripartire in fila indiana, con i distacchi annullati, in pratica come se le prime 4 ore di gara non fossero mai esistite. Spettacolare la manovra di soprasso del simracer Jernej Simoncic, al volante della vettura partita dalla pole e subito penalizzata per partenza anticipata, ai danni del greco Romanidis, per agguantare la seconda posizione, cercando di chiudere il gap dalla Rebellion-Williams #1.
Sul terzo gradino del podio la vettura del 2 Seas Motorsport grazie ad un sorpasso decisivo nel corso delle battute finali ai danni dell’auto #24 del Veloce Esport, con Jean-Eric Vergne, Pierre Gasly, Jarno Opmeer ed Isaac Gillissen.
Evento da dimenticare per Alonso, che nel corso della prima ora di gara è rimasto a secco di benzina. Il due volte campione del mondo F1 ha dovuto scontare uno stop and go (penalità forse eccessiva, ma giusta) per una collisione con la Porsche di Simona de Silvestro, ma quando è entrato in pit lane non è riuscito a rifornire ed una volta tornato in pista non è riuscito a completare il giro. Dopo l'interruzione con bandiera rossa, la vettura dello spagnolo e di Rubens Barrichello è stata riammessa in gara ed ha concluso in diciassettesima posizione, principalmente per la richiesta accorata di poter correre fatta pervenire agli organizzatori arrivata proprio dal brasiliano.
Identica sorte è toccata alla vettura del Redline di Verstappen e Norris, tornati in gioco nelle ultime 4 ore di gara a seguito della seconda bandiera rossa, ma i due F1 hanno chiuso la Virtual 24 Ore di Le Mans solo in venticinquesima posizione.
Nella classe GTE è stato dominio per la Porsche #93 di Nick Tandy, Ayhancan Guvan, Joshua Rogers e Tommy Ostgaard. La Casa tedesca avrebbe potuto celebrare una grande tripletta, a 50 anni dalla prima vittoria nella Le Mans reale, ma anche le Porsche #91 e #92 hanno patito problemi di connessione in occasione del cambio pilota. Nessun problema invece per la #93, che quindi ha preceduto la Aston Martin #95 del sempre simpatico Thiim e del nostro Manuel Biancolilla, con un giro di vantaggio.
Gara da dimenticare per il team Ferrari ufficiale: solo 7° la AF Corse #71 con un ottimo Amos Laurito protagonista (anche se penalizzato per un contatto), solo 15° la #51 di Perel e 18° (cioè penultima...) la #52 di Leclerc, Giovinazzi, Tonizza e Bonito, quest'ultimo protagonista di un'incredibile rimonta in notturna che lo aveva portato fino al 3° posto, prima dell'ennesima disconnessione. Ottimo invece l'8° posto del team Strong Together, con la 488 GTE affidata a Fisichella, Castellacci, Massa e Mella.
I risultati completi sono disponibili a questo link, mentre qui sotto è possibile rivedere l'intera diretta internazione (sopra gli highlights).
L'evento è stato certamente spettacolare ed in alcuni momenti sembrava davvero di seguire la 24 Ore reale, ma alcune inspiegabili leggerezze hanno velato lo show con più di qualche ombra.
Si temeva che il gran numero di piloti connessi al server (in alcuni momenti si è arrivati quasi a 90!), fra l'altro da varie parti del mondo, avrebbe creato problemi ed infatti cosi è stato. Si sperava che Studio397, con gli ultimi aggiornamenti poco prima dell'evento, avesse lavorato anche in questa direzione, ma a quanto pare non è bastato. Le bandiere rosse esposte, che gli organizzatori hanno utilizzato per poter far ripartire la gara dopo non meglio precisati problemi di server, hanno evidenziato non solo qualche limite di rFactor 2, ma soprattutto i limiti di rete globale e delle varie connessioni casalinghe dei piloti, che in tanti, troppi casi, non reggevano affatto.
Per alcune leggerezze di configurazione del server e problematiche varie, si è avuta anche l'impressione che la gestione tecnica non fosse in mani esperte, o quantomeno fosse affidata ad un team che non conosceva a fondo il simulatore, visto che in tanti altri eventi anche di lunga durata con rFactor 2, tutti questi guai non si erano mai visti. La Direzione Gara per esempio, nella penalità inflitta ad Alonso, ha dimostrato per esempio di comportarsi si in modo impeccabile a livello di regolamento sportivo, ma non altrettanto per la considerazione della realtà virtuale in atto in pista. Il penalty è arrivato proprio quando lo spagnolo stava entrando in corsia box per il rifornimento e non è stato capace di rifornire e scontare la penalità, fermandosi in pista poco dopo col serbatoio vuoto. Alonso non conosceva bene evidentemente le dinamiche di gioco e di menu di rFactor 2, anche questa leggerezza insopportabile da parte di un pilota per un evento cosi importante, ma sarebbe bastato dare un'occhio alla pista prima di comminare la penalità.
Altra cosa stranissima il fatto che gli organizzatori non abbiano pensato di avvisare i piloti di testare a dovere la propria connessione, vietando per esempio l'uso della stessa per attività contemporanee come lo streaming su proprio canale social personale. Leclerca per esempio, nelle fasi iniziali, che faceva streaming sul proprio canale Twitch in contemporanea, ha avuto una montagna di problemi, lag e sconnessioni...
Decisamente spettacolare, bella ed emozionante la diretta internazionale in onda su Youtube: grande spiegamento di forze e mezzi tecnici, grande cura nella comunicazione ed a livello media. Del resto hanno fatto tutto gli stessi che curano la 24 Ore reale e si è notato... Non ci è piaciuta invece particolarmente la diretta gestita da Sky Sport in Italia: pur utilizzando le immagini internazionali, l'aggiunta degli interventi in studio dei commentatori che seguono anche la Formula 1 (Vanzini, Bobbi ecc.), non solo non ha fornito nulla di interessante a livello di commento sportivo, motoristico o simulativo (e in 24 ore ce ne sarebbe stato da raccontare!), ma per lunghi tratti ha trasformato il tutto in una specie di situation comedy surreale, a tratti comica. Il solo Ivan Nesta di Grand Prix TV, presente come ospite ed esperto del gruppo, è riuscito in alcune occasioni a spiegare e dimostrare che il simracing non è uno spettacolino per farsi due risate, ma è una versione parallela del motorsport reale!
In conclusione, se è vero che non tutto è stato perfetto, è anche vero che sarebbe anche potuta andare molto peggio e comunque lo spettacolo virtuale è stato in ogni caso notevole. Un ottimo punto di partenza quindi per poter già pensare ad un'edizione 2021, perchè solo chi non fa nulla, non commette mai errori
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