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Questa e' la storia di Luca Alex Flores...


Guest Xana

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Guest Xana

Luca era un pianista Jazz bravissimo.

Nato a Palermo nel 1956 luca all'età di 5 anni si trasferisce con la famiglia in Mozambico dove incomincia a studiare il pianoforte fino a diplomarsi in seguito a Firenze citta' nella quale andra' a vivere succesivamente.

Luca dotato di un talento eccezionale unito ad una rigorosa tecnica classica si fece notare ben presto nel giro e arrivo' a suonare con personaggi illustri tipo Chet Baker Massimo Urbani Enrico Rava e tanti altri.

Molti i dischi incisi a proprio nome e in collaborazione con altri musicisti.

Pero' oggi non mi vorrei soffermare tanto sulla sua storia di Luca musicista che tutti potete benissimo ricercare su internet o sulle riviste specializzate.Vorrei soffermarmi sulla vita di questo caro musicista, vita travagliata e piena di angosce nascoste i che forse non sapremo mai quanto soffocanti e dure da sopportare.

All'eta' di 7 anni infatti luca fu vittima di un trauma difficile da superare negl'anni a seguire : Sua madre una sera come tante altre da' il bacio della buona notte ai suoi figli....Si reca da Barbara baciandola sulla fronte.....Non bacia Luca....Chissa' per quale motivo. Forse era stato birichino quel giorno. Nessuno lo sapra' mai.

Il giorno seguente la sorella barbara e la madre accompagnano luca ad una visita medica : la macchina durante il tragitto perde pressione dalla ruota posteriore destra....Si gira su se' stessa ed esce dalla strada principale. tutti vengono catapultati fuori dalla vettura senza gravi conseguenze tranne per la madre che rimasta attaccata con la gonna ad una ruota viene trascinata in un campo. Sbatte la testa e si pezza la schiena. Morira' il giorno dopo.

Cosa puo' passare nella mente di un bambino di 7 anni che probabilmente gia' si e' sentito in colpa per non aver ricevuto il prezioso bacio della buonanotte e adesso ancora di piu' per aver causato, involontariamente (per tutti noi ma forse non per Luca) la morte della madre? Quali colpe si e' addossato per il resto della sua vita il povero Luca? Si sa che il carattere di un individuio si forma nell' infanzia : Dopo a giochi fatti, si puo' solo cercare di convivere meglio con le proprie paure e angosce.....

Luca ,da sempre taciturno e schivo, incomincera' purtroppo a stare male e le sue condizioni di salute si alterneranno negli anni fino a portarlo a gesti drammatici che ci fanno capire il grado della sofferenza di questa persona : Prima cercando di tagliarsi i polpastrelli delle dita e poi di danneggiando i propri timpani con un cacciavite rovente.

La verita' e' che Luca incomincio'a fare uso di farmaci per combattere le proprie ansie e depressioni, farmaci che gli davano sì 'una maggiore serenita' ma che lo intontivano impedendogli di suonare come solo lui sapeva fare. Dunque Luca si trovo' di fronte ad un bivio : Essere una persona normale perdendo la musica o essere il musicista di sempre, ammirato da tutti ma soffrire le pene dell'inferno. Ecco in parte spiegati i gesti sopra citati, un modo per chiudere con la musica per sempre , un modo per non poter piu' comunicare con essa.

Il 19 Marzo 1995 entra in studio di registrazione per incidere l'album che poi verra' intitolato " For those i never Knew". L'album contiene tutti brani strumentali suonati da solo col pianoforte.....Solo Luca e il suo odiato amato pianoforte.

Il 29 Marzo 1995 , dieci giorni dopo, Luca viene trovato appeso ad una corda nella sua casa di Montevarchi. A trentotto anni Luca Alex Flores decide di togliersi la vita, stanco ormai di soffrire. Lascia la sua famiglia , tanti musicisti famosi che lo hanno amato e tanti altri musicisti che hanno amato la sua musica o che forse l'hanno scoperta solo adesso come il sottoscritto.

" Amici credete a chi firma queste righe,che di professione fa l'ascoltatore proprio perche' non e' riuscito a fare il pianista.Abbiamo perduto un poeta della tastiera, e non sapremo mai veramente perche'"---Franco Fayenz

Walter Veltroni ha scritto un libro su Luca Flores uscito circa un mese fa e intitolato "il disco del Mondo" proprio con l'obbiettivo di far conoscere a chi ancora non ne ha avuto l'occasione, il talento di questo musicista che purtroppo ci ha lasciati.

Il brano che ha isiparato Veltroni durante tutto il lavoro di ricerca si intitola "How far can you Fly" , ed e' proprio contenuto nell Album "For those i never Knew" inciso 10 giorni prima che Luca si suicidasse.....Impressionante e' lo strazio e il dolore che si percepisce dalle note suonate da Luca che probabilmente aveva gia' deciso il suo destino e stava scrivendo la sua lunga e dolorosa lettera d'addio alla vita e a tutti coloro che l'avevano amato. L'ultimo saluto.

Ciao Luca. Questo il mio omaggio per te.

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Grazie Xana per questo regalo, come ti dissi su vroc, non conosco questo musicista e sicuramente lo approfondirò. Il brano che hai pubblicato (prevedo una bannata tremenda da parte dei moderatori) esprime chiaramente il malessere di quest'uomo, è profondamente triste. Spesso i grandi musicisti hanno una storia tragica alle spalle o un disturbo di carattere psichiatrico ed è forse questa la chiave per essere un grande artista, nel bene e nel male :( .

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Guest Xana
Grazie Xana per questo regalo, come ti dissi su vroc, non conosco questo musicista e sicuramente lo approfondirò. Il brano che hai pubblicato (prevedo una bannata tremenda da parte dei moderatori) esprime chiaramente il malessere di quest'uomo, è profondamente triste. Spesso i grandi musicisti hanno una storia tragica alle spalle o un disturbo di carattere psichiatrico ed è forse questa la chiave per essere un grande artista, nel bene e nel male  :( .

Il brano che ho pubblicato non c'e' piu'. Preso dal trasporto mi sono dimenticato dei diritti d'autore! Io che sono iscritto alla S.I.A.E.

Quindivi dico che il brano in questione e' How far can you fly e lo trovate nell'album For those i never knew. Acquisto consigliatissimo!

Ciao

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Guest IronFly

......................................rimango sempre senza parole quando leggo queste storie di ARTISTI che sono talemente sensibili e con un'anima immensa che ne rimmangono loro stessi soffocati.

Purtroppo in famiglia (non come mio parente) siamo stati toccati da una storia simile........

Mio padre era il migliore amico di un batterista di nome Mario Costa, per i più uno qualsiasi, uno sconosciuto, ma questo mostro del Jazz era stato chiamato anche dai famosissimi Emerson,Lake e Palmer per registrare un LP e fare una tournè ma aveva rifiutato perchè non si riteneva abbastanza bravo.

Era un talento per la musica, suonava parecchi strumenti, tra cui la tromba uno strumento tra i più difficili: però la batteria era la sua passione, suonava 12 ore al giorno con la batteria muta.

Purtroppo nella sua vita ha avuto problemi sentimentali e un giorno l'hanno trovato morto a terra senza nessun motivo apparente.......semplicemente si era lasciato morire senza più mangiare ne bere per lunghi periodi finchè le sue forze l'hanno abbandonato, tutto questo a nemmeno 50 anni.

La sensibilità e l'anima.............................

essere MUSICISTA E ARTISTA............

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