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Guest Schumi84

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ma xchè quando incontri un tizio x strada che nn vedi da tanto tempo ti devi fermare a parlare x forza? nn basterebbe un "ciao" e una stretta di mano. magari un "come va?", giusto x sapere se fare la faccia triste o quella spensierata.

ma io dico, alla fine nn te ne fregherà mai niente di quello che ti dice, e a lui nn fregherà mai nulla di quello che gli dici tu.

Come stai che hai fatto negli ultimi 15 anni? e lui inizia a raccontarti la sua vita x filo e x sengo. ogni tanto, quando vede che sei sull'orlo della crisi... ti passa la palla e inizi tu(stando attento a ripassargli la palla quando lo vedi che sta x crollare).

cioè basto, mo' ho finito. il prossimo che incontro lo mando a ******** direttamente

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Non sai quanto sarei felice in questo momento se sapessi di poter incontrare ogni giorno qualcuno che non vedo da tempo e a cui tengo. Vorrei sapere come sta, cosa sta facendo, che mi parlasse della sua famiglia, del suo lavoro, vorrei ridere e scherzare, ricordare le cose più belle vissute in passato e, magari, costruire qualcosa insieme per il futuro.

Il nostro modo di vivere oggi ci fà dimenticare quanto siano importanti i rapporti umani. Io non lo dimentico mai, anzi, ci penso ormai da anni, a partire da quando ho visto allontanarsi per varie ragioni alcuni affetti importanti.

Il pensiero della solitudine e della mancanza di coinvolgimento sentimentale nella vita di qualcuno con cui hai mangiato, dormito, riso e scherzato, viaggiato, giocato, ascoltato e visto, letto e ripassato, in altri casi con cui hai fatto l'amore e nei cui occhi hai versato tutto l'amore che potevi, mi rende molto triste.

E' questa la mia più grande paura. Se avessi problemi di salute, so che sarebbero infinitamente più lievi se potessi contare ogni volta sul "come stai?" o sulla stretta di mano di qualcuno che dà queste cose in maniera sincera. E so che anche una banale influenza è terribilmente triste vissuta senza la carezza e le attenzioni di nessuno. Lo so bene, ho fatto esperienza quando vivevo da solo.

Provo una pena infinita per tutti gli uomini soli e dimenticati, per gli anziani che non hanno più la forza di comunicare quanto vogliono bene ai figli che li hanno abbandonati, per tutti i delusi d'amore che si accontenterebbero di una telefonata al mese pur di parlare ancora con chi li ha lasciati, per i cani randagi che sotto un temporale non sono ancora riusciti a trovare da mangiare, per i derisi, gli incompresi, gli emarginati, gli omosessuali che non hanno ancora avuto la possibilità di dichiarare la loro personalità, per chi è costretto a forzare il proprio essere per vivere decentemente, per quelli che tornano delusi a casa la sera da tempo immemore, per tutti quelli che non ce l'hanno fatta o che dicono sull'orlo del pianto "non ce la faccio".

Abbiamo il potere immenso di fare felice chi non respira più così spesso il senso di essere vivi. Non è un'esagerazione: pensateci, è una cosa atroce e a prima vista invisibile. Che ci costa un sorriso, una stretta di mano, una telefonata (oddio, quella costa...), un abbraccio?

Sì, l'abbraccio. Solo quando ne ho ricevuto uno importante e quando istintivamente l'ho regalato a mia volta, stringendo forte chi avevo di fronte, ho capito quale potere avessi nelle braccia.

Stordito da una tempesta d'affetto, ho giurato a me stesso che non l'avrei più lesinato, nè sprecato per nessuno di quelli a cui tengo.

E vorrei tanto che tutti si accorgessero di quanto è facile volersi bene.

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Una lacrima mi è caduta, perchè hai ragione e forse perchè dentro sono triste help.gif

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gente, ritornando a parlare di cose serie, qualcuno sa dove trovare questo meraviglioso logo a dimensionsi generose e non 2pixel in croce?

chi me lo trova vince la mia riconoscenza in gettoni d'oro biggrin.gif

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Per combinazione, proprio oggi mi ha chiamato un'amica che ha la febbre.

Era depressa e un mal di gola le impediva di essere pienamente contenta di parlare. Ho avvertito in lei una piccola, malcelata disperazione.

E' lombarda, ma vive (da sola) e lavora dalle mie parti in Calabria ormai da oltre tre anni. Ci siamo conosciuti per caso e ringrazio per questo chiunque lo abbia voluto. Francesca è una donna preziosa per me, perché sto bene quando scherziamo e quando facciamo finta di contraddire ogni cosa detta dall'altro.

Ha un matrimonio fallito alle spalle (per sua fortuna, perché l'ex marito era solito parlarle con le mani pesanti) e un rapporto coi genitori in stentata via di miglioramento. Non sta bene dove e come sta ora, perché è lontana dal posto in cui è nata e cresciuta, lontana dai suoi cari che non la chiamano tanto spesso per quanto dovrebbero (e questa è una cosa che mi manda in bestia).

Francesca è sola e non se lo merita, perché ogni volta il solo pensiero le strappa via un sorriso che luminosissimo le era sbocciato sulle labbra e negli occhi.

Quelle poche volte che ci vediamo, non manca mai di farmi vedere le foto fatte col cellulare delle persone nuove che ha conosciuto, quelle che ci ritraggono insieme e poi, ogni volta, i filmati di un suo compleanno, l'ultimo trascorso nella sua vera casa.

Quando Francesca si tuffa a capofitto nei suoi ricordi io mi avvicino e le faccio sentire quel calore che lei vorrebbe scaturisse da ciò che guarda sul display nascondendo rabbia e tristezza. Non mi ha chiesto di farlo, ma penso che è tutto quello che posso darle.

Quando Francesca mi manda un sms scrivendo "appena puoi chiamami, ho voglia di sentirti" lo fà perché vuole chiacchierare oppure perché ha bisogno di una voce amica che l'abbracci prima di addormentarsi.

Io non le faccio mancare la mia presenza e sto bene se sta bene lei.

Stasera, durante la pausa di lavoro e prima che, esausta, potesse addormentarsi, l'ho richiamata per sincerarmi delle sue condizioni.

L'ho sentita maneggiare le stoviglie con rabbia e ho pensato che se fossimo stati più vicini, le avrei preparato la cena.

Le ho chiesto se era passata in farmacia a comprare Aspirina, Borocillina e Tachipirina. Con uno strano tono mi ha risposto di sì e spero non significhi che in realtà ha deciso di trascurarsi.

Le ho chiesto di coprirsi bene, di chiudere le finestre, di accendere la stufa elettrica e di preparare un umidificatore per evitare che l'aria si secchi durante la notte e le faccia infiammare la gola ancora di più. Se fossi stato lì, le avrei preparato una tazza di camomilla e le avrei accarezzato il palato con qualche cucchiaino di miele (e lei avrebbe sicuramente fatto storie per via della linea...).

Ci siamo salutati con la promessa di sentirci di nuovo domani. Francesca non sa ancora se potrà timbrare il suo cartellino domani. "Se hai bisogno di qualcosa chiama, anche di notte".

Ripreso il lavoro, le ho mandato un sms con tre piccole barzellette, immaginando di farla sorridere un po', di darle una carezza e di vederla rannicchiarsi sotto le coperte appena rassettate all'altezza delle sue spalle. Spero che lo abbia immaginato anche lei.

Buonanotte Francesca.

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ohmy.gif MIME SEI UN IDOLO!!!

GRAZIEGRAZIEGRAZIEGRAZIE!

per andrew, su quel sito niente sad.gif

nuuuu oggi mi sono arrivati 80euro di multazza, accesso al centro storico

mannaggia a loro

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Salve a tutti!!!

Scusate ma con il lavoro son stata un po' impeganta in questi giorni!!!

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E' vero non ti ho vista. Adesso tutti a spammare!!

Notte a tutti!

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