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Omosessuali maschi e donazioni


Guest Fluoredshift

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Guest topoweb
E' ormai chiaro che essere omosessuali è un rischio come essere utenti di Dinet, cioè dipende dalle abitudini della singola persona. E' una cosa puramente statistica.

Che vor dì? doubt.gif

Statisticamente c'è chi dice che l'AIDS non esista in quanto gente sieropositiva da 20 anni non l'ha ancora sviluppato i segni.

Dire che la popolazione degli omosessuali ha lo stesso rischio di infettare di DI.net è come dire che quelli di DI sono tutti omosessuali: non credo proprio.

Perchè l'AIDS non raggiunge la pandemia, se i rischi sono uguali e stratificati per qualsiasi classe comportamentale. Allora, dal momento che l'AIDS è sessualmente trasmesso e non ( speriamo ) sessualmente trasmissibile sono più a rischio coloro che hanno comportamente sessuali... A RISCHIO.

Quindi:

A Il rischio è calcolato sulla probabilità, odds a favore.

B Non esiste un metodo diagnostico che consenta di individuare in ogni momento della storia naturale dell'AIDS la sieropositività. ( uno si contagia e per 6mesi , un anno, 2 anni non sviluppa i sintomi)

C Per ridurre il rischio di contagio da trasfusione occorre eliminare la popolazione che aggiunge rischio al rischio esistente. ( Quando uno dona deve rispondere a domande tipo: hai avuto comportamenti sessuali a rischio? ) Chiaro che uno può rispondere come vuole, ma ancora un metodo per verificare queste cose non esiste.

Allora:

1)Devi cercare di avere sangue pulito

2)Non puoi sempre verificare se il sangue è infetto

3)Devi per forza diminuire il rischio fidandoti di quello che ti dicono.

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Guest simonhill
E' ormai chiaro che essere omosessuali è un rischio come essere utenti di Dinet, cioè dipende dalle abitudini della singola persona. E' una cosa puramente statistica.

B Non esiste un metodo diagnostico che consenta di individuare in ogni momento della storia naturale dell'AIDS la sieropositività. ( uno si contagia e per 6mesi , un anno, 2 anni non sviluppa i sintomi)

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Ti sbagli,i test sierologici servono proprio a questo,e hanno costi molto bassi perche' quasi totalmente auotmatizzati.Forse fai un po' di confusione fra sieropositivita' e successiva evoluzione clinica della malattia. wink.gif

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Ti sbagli,i test sierologici servono proprio a questo,e hanno costi molto bassi perche' quasi totalmente auotmatizzati.Forse fai un po' di confusione fra sieropositivita' e successiva evoluzione clinica della malattia

abbiamo capito ... culattone asd.gifasd.gifasd.gif

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Guest topoweb
E' ormai chiaro che essere omosessuali è un rischio come essere utenti di Dinet, cioè dipende dalle abitudini della singola persona. E' una cosa puramente statistica.

B Non esiste un metodo diagnostico che consenta di individuare in ogni momento della storia naturale dell'AIDS la sieropositività. ( uno si contagia e per 6mesi , un anno, 2 anni non sviluppa i sintomi)

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Ti sbagli,i test sierologici servono proprio a questo,e hanno costi molto bassi perche' quasi totalmente auotmatizzati.Forse fai un po' di confusione fra sieropositivita' e successiva evoluzione clinica della malattia. wink.gif

254166[/snapback]

In quei giorni o mesi dopo il contagio i test sierologici non lo identificano.

Test ELISA e Western-blot

Il più rapido test per verificare se un individuo è venuto a contatto con il virus HIV e il suo organismo ha sviluppato contro questo una risposta specifica, è il cosiddetto test anti-HIV, o test ELISA (Enzyme-Linked Immunosorbant Assay). Con il semplice prelievo ed esame di un campione di sangue, è possibile attraverso questa prova verificare se nel corpo del soggetto esaminato si sono sviluppati anticorpi anti-HIV: se ciò viene riscontrato, il test risulta positivo, e l’individuo viene definito sieropositivo. In realtà, la precisione del test ELISA non è del 100%; pertanto, per convalidare una diagnosi di sieropositività viene effettuata una seconda indagine, detta test Western blot, basata sullo stesso principio del test ELISA ma più precisa. Il risultato del test Western blot risulta decisivo per la diagnosi. Poiché comunque il test ELISA è meno costoso, esso viene eseguito di routine come primo screening.

Il test ELISA e il Western blot non possono essere eseguiti immediatamente dopo che l’individuo è venuto a contatto con il virus; infatti, occorre solitamente un periodo di circa tre mesi affinché il sistema immunitario produca una risposta anticorpale contro il virus. Prima di tale periodo, dunque, il soggetto risulta comunque negativo ai test sierologici. In questa fase, per la determinazione della presenza dell'HIV possono essere utilizzati altri metodi, che rilevano direttamente la presenza di alcune componenti del virus. Se il paziente risulta negativo ai test dopo sei mesi dal momento del possibile contatto con l’HIV, esso può con sicurezza ritenersi non contagiato.

Poiché è stato accertato che vi sono due ceppi di HIV responsabili dell’AIDS, denominati HIV-1 e HIV-2, per rilevare ciascuno dei due si sono resi necessari test sierologici differenti. Questi due ceppi, infatti, pur essendo strettamente imparentati e pur causando la stessa malattia, mostrano differenze in alcune componenti proteiche che, a livello diagnostico, ne permettono la distinzione.

Edited by topoweb
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Guest simonhill

Il saggio di cattura verso l'antigene p24 (immunoenzimatico mi sembra) rivela l' infezione acuta.

Di preciso non so quali test specifici vengano fatti sul plasma e gli emoderivati, appena vado in ospedale mi informo.

Continuo comunque a sostenere che sono i test gli unici mezzi di screening effettivamente validi. wink.gif

PS:tutto quello che hai detto sui test e' esatto. ciao.gif

Edited by simonhill
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Per la tutela e la garanzia dei diritti può bastare un contratto.

253624[/snapback]

Purtroppo no.

Il nostro diritto ereditario, ad esempio (ma tutto il diritto in generale), si applica anche contro qualunque accordo privato: tanto che non possono essere stipulati contratti che violino un qualunque articolo di una qualunque legge. O meglio, in quel caso il contratto è da ritenersi nullo.

Nel semplice caso della morte di uno dei due componenti della coppia omosessuale, per esempio, i parenti del/della deceduto/a avranno vita molto facile nell'impugnare un eventuale testamento.

Così come un'eventuale pensione non potrà essere goduta dal compagno/a ancora invita, con il meccanismo della reversibilità.

Questi sono due semplici esempi, ma potrei citartene altri.

Mi tocca fare un po' il melenso, ma due uomini che si dimostrano pubblicamente affetto e amore reciproco, dovrebbero suscitare gioia e non ribrezzo, se non altro per il fatto di sapere che sono due persone che stanno bene. Nè più nè meno che tante altre coppie che si scambiano effusioni in giro: ma agli omosessuali questo non è consentito senza apparire come rari animali da circo, dovendosi per giunta sorbire i commentini di tutti.

E' questione di abitudine: ci sono popolazioni la cui dieta prevede il normale consumo di insetti (non esclusivamente). Moltissimi di noi non se lo sognano proprio, ma chi è stato allevato così lo trova del tutto normale.

I figli prendono dai genitori le paure e le ansie, non ce le hanno per istinto: se imparassimo ad educarli facendogli sapere cosa esiste al mondo senza pregiudizi, avremmo senz'altro una società migliore.

Anche perchè, nel caso dell'omosessualità parliamo di circa il 10% della popolazione.

Il che vuol dire, per esempio, che in questo forum dovrebbero essere circa 500.

Io vi inviterei a prestare cautela quando parlate sdegnati dell'omosessualità con un collega o una conoscenza, non si può mai sapere. E' semplicemente una questione di rispetto.

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Guest topoweb
Il saggio di cattura verso l'antigene p24 (immunoenzimatico mi sembra) rivela l' infezione acuta.

Di preciso non so quali test specifici vengano fatti sul plasma e gli emoderivati, appena vado in ospedale mi informo.

Continuo comunque a sostenere che sono i test gli unici mezzi di screening effettivamente validi. wink.gif

PS:tutto quello che hai detto sui test e' esatto. ciao.gif

254197[/snapback]

Nessuno dice che i test non siano validi

Ma qui si tratta di garantire al massimo che non sia infetto.

Se si potesse garantire attraverso un test specifico e sensibile si eviterebbe questa cosa medioevale del chiedere "hai avuto rapporti a rischio???) (dove tra l'altro non si capisce bene cosa sia questo rischio, perche non sai se il proflilattico ha tenuto, se la tua o il tuo partner abbiano fatto sesso sicuro etc etc).

Che ci siano test sperimentali e come tu hai detto verso parti proteiche del virus è chiaro, ma se fanno in questo modo è perche il test o non è affinato o costa troppo etc etc.

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Per la tutela e la garanzia dei diritti può bastare un contratto.

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Purtroppo no.

Il nostro diritto ereditario, ad esempio (ma tutto il diritto in generale), si applica anche contro qualunque accordo privato: tanto che non possono essere stipulati contratti che violino un qualunque articolo di una qualunque legge. O meglio, in quel caso il contratto è da ritenersi nullo.

Nel semplice caso della morte di uno dei due componenti della coppia omosessuale, per esempio, i parenti del/della deceduto/a avranno vita molto facile nell'impugnare un eventuale testamento.

Così come un'eventuale pensione non potrà essere goduta dal compagno/a ancora invita, con il meccanismo della reversibilità.

Questi sono due semplici esempi, ma potrei citartene altri.

Mi tocca fare un po' il melenso, ma due uomini che si dimostrano pubblicamente affetto e amore reciproco, dovrebbero suscitare gioia e non ribrezzo, se non altro per il fatto di sapere che sono due persone che stanno bene. Nè più nè meno che tante altre coppie che si scambiano effusioni in giro: ma agli omosessuali questo non è consentito senza apparire come rari animali da circo, dovendosi per giunta sorbire i commentini di tutti.

E' questione di abitudine: ci sono popolazioni la cui dieta prevede il normale consumo di insetti (non esclusivamente). Moltissimi di noi non se lo sognano proprio, ma chi è stato allevato così lo trova del tutto normale.

I figli prendono dai genitori le paure e le ansie, non ce le hanno per istinto: se imparassimo ad educarli facendogli sapere cosa esiste al mondo senza pregiudizi, avremmo senz'altro una società migliore.

Anche perchè, nel caso dell'omosessualità parliamo di circa il 10% della popolazione.

Il che vuol dire, per esempio, che in questo forum dovrebbero essere circa 500.

Io vi inviterei a prestare cautela quando parlate sdegnati dell'omosessualità con un collega o una conoscenza, non si può mai sapere. E' semplicemente una questione di rispetto.

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Mi sono espresso male: intendevo contratto in senso lato, ovviamente un atto amministrativo sancito e riconsosciuto da una legge apposita, ma non un Matrimonio.

Anche a me l'affetto e l'amore fra le persone mi dà gioia, ma non confondiamo l'affetto e l'amore con la pulsione sessuale: vedere qualsiasi coppia che si ama è bello, vedere una coppia etero in procinto di accoppiarsi comincia a fare abbastanza schifo, vedere addirittura una coppia gay è orrendo.

Poi, scusa Fabrizio, ma la tua similtudine fra le abitudini alimentari e i comportamenti sessuali mi sembra un pò troppo forzata. Non penso che da un milione di anni l'uomo si accoppia con la donna perchè è abituato così ed è stato allevato per quello scopo. Non penso che in tutto il regno animale gli accoppiamenti sessuale avvengano fra due sessi diversi perchè così gli è stato insegnato. C'è invece, e molto pesante, la mano della natura a guidare i nostri comportamenti sessuali.

Sul rispetto verso le persone sono d'accordissimo con te. Io rispetto gli omosessuali, ma lo esigo anche. Mi ripeto: mi danno molto fastidio i comportamenti esibizionistici e la strumentalizzazione politica.

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