Guest conqueror Posted March 29, 2004 Share Posted March 29, 2004 29/03/04 - News - Roma - "In relazione all'entrata in vigore del Decreto Legge 22 marzo 2004 n.72, AIIP suggerisce ai propri associati l'invio della seguente comunicazione". Questo si legge da due giorni sulla home page dell'Associazione italiana internet provider, una nota nella quale si "avvisano" i fornitori di servizi italiani dell'entrata in vigore del DL Urbani e delle conseguenze che ciò può portare sulle attività degli ISP. Questa invece la comunicazione consigliata ai provider, già visibile peraltro dalla home page di MC-link, uno dei primi fornitori di accesso italiani: "Gentile cliente, I titolari di diritti di proprietà intellettuale segnalano talora ai fornitori di accesso e di servizi Internet indirizzi IP cui imputano eventuali violazioni di tali diritti. Tale attività di indagine è svolta autonomamente dai titolari dei diritti senza alcun contributo diretto dei fornitori di accesso e di servizi. A tutela della privacy dei nostri clienti e nel rispetto dell'articolo 15 della Costituzione, la nostra azienda non ha mai effettuato, e non intende effettuare, alcuna verifica delle segnalazioni ricevute se non a valle di una specifica disposizione dell'Autorità Giudiziaria. A sua tutela, le rendiamo noto che il Decreto Legge 22 marzo 2004 n.72, obbliga ora TUTTI i fornitori di accesso e di servizi che abbiano avuto notizia della diffusione - anche tramite programmi di file-sharing - di opere cinematografiche e assimilate per le quali non si detengono i diritti di diffusione, ad informare il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'Interno. Per evitare coinvolgimenti in eventuali vicende giudiziarie conseguenti alle segnalazioni dei titolari dei diritti di proprietà intellettuale, la invitiamo pertanto a verificare con attenzione la tipologia di materiale eventualmente scaricato o reso disponibile tramite i servizi forniti". fonte punto-informatico.it Voi cosa ne pensate di questa cosa? In fin dei conti è giusto che chi lavora per realizzare un film o qualsiasi cosa vuole vedere arrivare un compenso nelle sue tasche, ma anche chi realizza programmi o produce musica. Il limite è sottilissimo ed è facile cadere in tentazione!!!! Si vedrà se ci saranno dei risultati Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest _mark_returned Posted March 29, 2004 Share Posted March 29, 2004 Avrei cinque questioni da porre al riguardo del celeberrimo Decreto Urbani. La prima: per effettuare i previsti controlli si dovrebbe violare la privacy del cittadino, commettendo di fatto un reato per verificare un possibile (notare: possibile) illecito. Per quanto di mia conoscenza, le intercettazioni telefoniche o postali (quindi assimilabili) devono essere preventivamente giustificate, non trovandoci in uno stato di polizia assolutistico. Verrà ignorato tale principio? La seconda: considerando una forma di gerarchia delle fonti e di precedenti (sì, lo so, non siamo nel Common Law), la disposizione europea che asserirebbe la non perseguibilità di chi scarica files per "uso personale" [pare di parlare di stupefacenti] non risulta vincolante per gli Stati membri? La terza: quanto generalmente gli utenti del p2p scaricano viene normalmente riversato su di un supporto (es: compact disc o hard disk). La sovrattassa dstinata alla SIAE recentemente introdotta, non potrebbe e dovrebbe essere considerata come un assolvimento degli obblighi? In caso contrario questa dovrebbe essere automaticamente abolita, in quanto non si può tassare una pratica assolutamente perseguita. Sarebbe come imporre un'accisa sulle sostanze stupefacenti. La quarta: un ministro dei beni culturali non dovrebbe occuparsi dei beni culturali anziche fare gli interessi delle case cinematografiche o discografiche ? Lo sapetye che la moglie o convivente che sia del ministro urbani è guardacaso prorpietaria di una casa cinematografica ed è riuscita recentemente a farsi finanziare dallo stato un importo straoridnario di 8 milioni di euro ? La quinta: perchè introdurre questa legge per salvare il cinema nostrano cosiderato una m...a ? oltretutto quando compro un cd o un dvd solo il tre percento finisce nelle tasche degli artisti... il restante va a pagare le ferrari dei capi delle major. cmq gli anticorpi stanno gia' iniziando a formarsi http://punto-informatico.it/p.asp?i=47551 Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Animanera Posted March 29, 2004 Share Posted March 29, 2004 Avrei cinque questioni da porre al riguardo del celeberrimo Decreto Urbani. La prima: per effettuare i previsti controlli si dovrebbe violare la privacy del cittadino, commettendo di fatto un reato per verificare un possibile (notare: possibile) illecito. Per quanto di mia conoscenza, le intercettazioni telefoniche o postali (quindi assimilabili) devono essere preventivamente giustificate, non trovandoci in uno stato di polizia assolutistico. Verrà ignorato tale principio? La seconda: considerando una forma di gerarchia delle fonti e di precedenti (sì, lo so, non siamo nel Common Law), la disposizione europea che asserirebbe la non perseguibilità di chi scarica files per "uso personale" [pare di parlare di stupefacenti] non risulta vincolante per gli Stati membri? La terza: quanto generalmente gli utenti del p2p scaricano viene normalmente riversato su di un supporto (es: compact disc o hard disk). La sovrattassa dstinata alla SIAE recentemente introdotta, non potrebbe e dovrebbe essere considerata come un assolvimento degli obblighi? In caso contrario questa dovrebbe essere automaticamente abolita, in quanto non si può tassare una pratica assolutamente perseguita. Sarebbe come imporre un'accisa sulle sostanze stupefacenti. La quarta: un ministro dei beni culturali non dovrebbe occuparsi dei beni culturali anziche fare gli interessi delle case cinematografiche o discografiche ? Lo sapetye che la moglie o convivente che sia del ministro urbani è guardacaso prorpietaria di una casa cinematografica ed è riuscita recentemente a farsi finanziare dallo stato un importo straoridnario di 8 milioni di euro ? La quinta: perchè introdurre questa legge per salvare il cinema nostrano cosiderato una m...a ? oltretutto quando compro un cd o un dvd solo il tre percento finisce nelle tasche degli artisti... il restante va a pagare le ferrari dei capi delle major. Ti quoto in toto. Se non sbaglio anche la moglie del ministro francese che ha spinto la comunità europea in tal direzione è proprietaria (o socia, non ricordo bene) di una major. Da ciò si evince che costoro si inventano le leggi in base alle fellatio... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest goccia Posted March 29, 2004 Share Posted March 29, 2004 dunque, riporto i commi che riguardano i provider 4. A seguito di provvedimento dell'autorità giudiziaria, i fornitori di connettività e di servizi comunicano alle autorità di polizia le informazioni in proprio possesso utili all'individuazione dei gestori dei siti e degli autori delle condotte segnalate. qui dice chiaramente "a seguito di provvedimento dell'autorità giudiziaria". mi sembra scongiurato il pericolo di violazione della privacy, per come la si intende in italia. 5. Su richiesta del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno ovvero dell'autorità giudiziaria, per le violazioni di cui ai commi [...], i fornitori di connettività e di servizi pongono in essere tutte le misure dirette ad impedire l'accesso ai siti o a rimuovere i contenuti segnalati. qui parlano di rimossione di siti e di contenuti... mi sembra riguardi più i siti hostati dai provider che il p2p. e poi anche in questo caso "su richiesta del dipartimento della pubblica sicurezza o dell'autorità giudiziaria". 6. I fornitori di connettività e di servizi che abbiano avuto effettiva conoscenza della presenza di contenuti idonei a realizzare le fattispecie di cui all'articolo [...], provvedono ad informarne il Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell'interno ovvero l'autorità giudiziaria [...] . ecco, questo forse è il comma più spinoso. secondo me ci sarà mooolto da discutere su cosa significhi e su cosa implichi la "effettiva conoscenza" dei contenuti da parte dei provider. un provider tiene dei log di quello che faccio io su internet, e fin qui niente di nuovo. ma se, ad esempio, mette di propria iniziativa qualcuno dei suoi tecnici a spulciare i log che mi riguardano senza avere un'ordinanza, io li porto in tribunale e gli faccio un mazzo a tarallo per violazione della privacy. non vorrei dire fesserie, ma credo che ci voglia comunque un'ordinanza giudiziaria per poter analizzare quei log. ribadisco, da quel che ho inteso io è più un decreto da applicare ai contenuti dei siti che al p2p. testo integrale vorrei commentare le osservazioni di mark: Per quanto di mia conoscenza, le intercettazioni telefoniche o postali (quindi assimilabili) devono essere preventivamente giustificate, non trovandoci in uno stato di polizia assolutistico. Verrà ignorato tale principio? l'essere entrati nel terzo millennio non ci mette certo al riparo da governi autoritari. anzi, la cosiddetta "situazione internazionale", o per meglio dire la paura che viene inoculata nei cittadini, rende attuabili ampi giri di vite da parte di alcuni governi occidentali. per cui occhio, che potrebbe essere plausibile. la disposizione europea che asserirebbe la non perseguibilità di chi scarica files per "uso personale" [pare di parlare di stupefacenti] non risulta vincolante per gli Stati membri? ti rispondo con una domanda: secondo te gli attuali governi italiano, inglese, polacco ecc. ecc. hanno come obiettivo la coesione economica, politica e giudiziaria tra gli stati membri? e per fortuna che almeno la spagna adesso ha voltato pagina! la terza te la quoto e te la straquoto! solita "bananata" italiana. La quarta: un ministro dei beni culturali non dovrebbe occuparsi dei beni culturali anziche fare gli interessi delle case cinematografiche o discografiche ? Lo sapetye che la moglie o convivente che sia del ministro urbani è guardacaso prorpietaria di una casa cinematografica ed è riuscita recentemente a farsi finanziare dallo stato un importo straoridnario di 8 milioni di euro ? è solo la punta di un iceberg... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest nameless Posted March 29, 2004 Share Posted March 29, 2004 sono completamente d'accordo con mark per quanto riguarda i dubbi che ha manifestato, e con goccia per le risposte che ha dato a mark. siamo sempre in italia, con tutti i pro e i contro Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest Angor Posted March 29, 2004 Share Posted March 29, 2004 bha....ovviamente, dopo anni che tutti scaricano filma non finire, arrivo io e dopo 2 settimane succede ste casino.... Link to comment Share on other sites More sharing options...
Guest goccia Posted March 29, 2004 Share Posted March 29, 2004 cancellato. [era una risposta ad angor prima dell'edit.. non più necessaria] Link to comment Share on other sites More sharing options...
ciccioculo Posted March 29, 2004 Share Posted March 29, 2004 Secondo il mio parere l'applicazione "materiale" della legge non può avvenire, consideriamo che all'incirca le famiglie che hanno accesso ad una connessione veloce di internet sono circa 3-4 milioni, supponiamo che ogni utenti shari o scambi almeno 3 film (e sono pochini ) siamo già a quota 12 milioni di file scambiati... Ogni provider dovrebbe quindi informare le autorità dell'avvenuto illecito, le autorità a loro volta dovrebbero far "visita" ad altrettante famiglie e considerando l'attuale stato delle forze armate/polizia in Italia non mi sembra che la cosa sia molto fattibile . In più dovrebbero trovare il posto dove stipare questi milioni di computer (perchè ricordiamolo la legge obbliga a sequestrare anche il materiale) che a loro volta andrebbero controllati per verificare l'effettiva violazione della legge... Siamo di fronte alla solita legge bufala e tra un paio di mesi nessuno si ricorderà sicuramente della sua esistenza... EDIT: ... e ricordiamo che siamo nel paese dove la guardia di finanza per 10/15 anni non "ha voluto" indagare sui conti della Parmalat Link to comment Share on other sites More sharing options...
marcobrd Posted March 31, 2004 Share Posted March 31, 2004 Avrei cinque questioni da porre al riguardo del celeberrimo Decreto Urbani. La prima: per effettuare i previsti controlli si dovrebbe violare la privacy del cittadino, commettendo di fatto un reato per verificare un possibile (notare: possibile) illecito. Per quanto di mia conoscenza, le intercettazioni telefoniche o postali (quindi assimilabili) devono essere preventivamente giustificate, non trovandoci in uno stato di polizia assolutistico. Verr Link to comment Share on other sites More sharing options...
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